Pasqua, 25 aprile e Ponte del primo maggio: il mese di aprile riserva all’Italia la risposta migliore sul piano della ripresa economica in ambito turistico. A trainarla sono soprattutto gli stranieri, “paparazzati” nelle principali città d’arte nonostante le previsioni meteo fossero sfavorevoli. Chi ha prenotato una stanza non ha dirottato altrove la sua bussola ma si è lasciato conquistare da una cartolina atipica, meno luminosa ma con più fascino.

Il clima di euforia è sottolineato dai dati di Assoturismo, la principale organizzazione di settore legata a Confesercenti. Quasi 5 milioni le prenotazioni attese nel weekend appena cominciati, tradotto significa avere il 77% delle camere occupate. Chiaramente, i dati sono distribuiti a macchia di leopardo, eppure anche le perle più nascoste cominciano a essere invase da frotte di persone spinte dalla curiosità.

Regnano le città d’arte e le principali metropoli italiane, ma come detto sarà difficile trovare location particolarmente “spoglie” della presenza umana. È uno degli effetti più tangibili della fiducia riposta nel nostro Paese da chi proviene dall’estero, segnale che c’è tanta voglia di viaggiare nonostante il diffuso clima di incertezza. 8 milioni gli italiani in viaggio in questi giorni, con il traffico che si prevede paralizzato sulle principali arterie di scorrimento.

Ponte primo maggio turismo, i dati completi: città d’arte sempre regine

Ponte primo maggio, i dati completi di Assoturismo sulle presenze attese in questo weekend.

Dal punto di vista dell’offerta, l’Ente distingue quattro tipologie di destinazioni così “classificate” per occupazione dei posti letto: città d’arte (86%), laghi e colline (80%), mare (74%) e infine montagna (69%).

Segue la segmentazione per area geografica: Nord-Est e Centro guidano con l’80% di presenze, seguiti dal Nord-Ovest (76%) e dal Mezzogiorno (71%, isole comprese). Su base regionale, Lazio (89%) e Campania (84%) sono le più gettonate. Napoli particolarmente sotto i riflettori per la possibile festa scudetto di domani sera, con tantissimi curiosi attratti da una città che attende di scendere in piazza 33 anni dopo l’ultimo tricolore.