Il Napoli aspetta solo un passo falso dei biancocelesti nella partita di domenica contro l’Inter, ma anche Maurizio Sarri ha delle aspettative, anzi delle speranze. Il tecnico della Lazio, alla vigilia della partita di San Siro contro la squadra di mister Inzaghi, in conferenza stampa si lascia un po’ andare dichiarando di sperare che la squadra partenopea celebri lo scudetto il più tardi possibile.

“La tavola è stata apparecchiata per la festa del Napoli, pensando che noi non faremo risultato. Speriamo che il Napoli festeggi il più tardi possibile. Quella che comincia domani contro l’Inter sarà per noi una settimana importante, ma non decisiva, perché dopo il Milan avremo altre quattro partite. L’Inter sta facendo benissimo nelle coppe, sa essere letale nelle sfide secche. Rispetto all’andata abbiamo qualche certezza in più, ma affrontiamo una squadra straordinariamente competitiva. Dimentichiamo l’andata e giochiamo come collettivo, non individualmente”.

Lazio, Sarri: “Napoli, aspetti a festeggiare. Inter? Squadra competitiva. “

Maurizio Sarri, sa bene che la corsa Champions è in mano a sei squadre e che le sfide che dovrà affrontare la sua Lazio non sono poche. Dopo il match di domenica contro l’Inter, il club biancoceleste affronterà il Sassuolo (gara vinta all’andata 2-0 con i gol di Zaccagni e Andreson), il Milan (con un ritrovato Leao e agli sgoccioli per la firma del nuovo contratto), il Lecce (persa 2-1 in trasferta), l’Udinese (pareggiata 0 a 0), e sul tavolo le ‘più facili’, Cremonese ed Empoli (sconfitte entrambe per la prima 0 a 4 e la seconda 1 a 3).

In questi match la presenza del numero 17 biancoceleste, Ciro Immobile è ancora incerta. Complici le sue condizioni fisiche ma anche post incidente che lo ha visto coinvolto qualche settimana fa. Eppure Sarri, lo difende, dicendo di vederlo ‘mentalmente tranquillissimo’. “Fisicamente mi sembra in crescita, grandi dolori non li ha, ci puntiamo per il finale di stagione. Casale sta bene, ha avuto un problema gastrointestinale per 3-4 giorni di fila, era un po’ debilitato, per questo ha fatto uno spezzone. Ma ora si è allenato per una settimana. Cosa ci manca? Manca qualcosa nella mentalità, a livello tattico e di rosa. Un insieme di cose, noi vogliamo trasformarci da una buona squadra, ma forte. Che non deve sorprendere se sta in alto in classifica. È un percorso”.

L’allenatore dei biancocelesti in conferenza stampa va all’attacco anche nei confronti di un calendario che ritiene sbagliato. “Noi, come gli altri, dovremo giocare tre partite decisive in sei giorni. E il match di domani con l’Inter è stato programmato alle 12.30. Per fortuna le previsioni meteo non sono buone, ma abbiamo corso il rischio di giocare a 30 gradi. Da un lato si vuole rilanciare il calcio italiano, dall’altro poi si prendono queste decisioni assurde. E poi ci si lamenta che la Premier incassa quattro volte più di noi come diritti televisivi. Ma che spettacolo possiamo fare se ci fanno giocare in questi orari assurdi?”.

La sua arringa non si conclude qui: “Peccato perché questo è un momento in cui il calcio italiano sta rimontando posizioni. Ci sarebbero tutti i presupposti per tornare ai livelli di qualche tempo fa. Ma poi leggo i programmi dei dirigenti federali e si parla solo di Nazionale. Non si capisce che il problema vero sono le strutture, gli stadi. Con quelli che abbiamo non si va da nessuna parte”.