Rocco Commisso è tornato a Firenze in settimana godendosi la qualificazione della sua Fiorentina alla finale di Coppa Italia dove ci sarà l’Inter ad aspettarli. Saranno settimane decisive anche per il cammino in Conference League con il doppio confronto con il Basilea in semifinale. Insomma, un maggio tutto da vivere per i viola con la nota stonata dello stadio visto che la questione Franchi continua non sbloccarsi. Il proprietario è quindi intervenuto in conferenza per fare il punto della situazione e togliersi anche qualche sassolino nei confronti della Juventus e della vicenda giudiziaria in cui è coinvolta.
Commisso e il nuovo stadio della Fiorentina
La volontà di Commisso è chiara fin dal giorno del suo acquisto della Fiorentina. I ricavi aumentano attraverso la costruzione di infrastrutture funzionali come lo stadio e il centro di allenamento. Se il Viola Park è diventato realtà, la questione relativa al Franchi continua a far discutere fra mille intrecci tra club, Comune e Governo. Il patron viola ha affrontato il tema durante la conferenza stampa per il suo ritorno a Firenze:
Quando sono stato eletto presidente della mia università a 24 anni ho fatto la promessa di non entrare mai in politica. Ho molto rispetto di Nardella e di tutti i politici, ma la burocrazia sta rovinando l’Italia. Mettere di mezzo la Regione, lo Stato italiano per il restyling del Franchi è qualcosa che in America non si vede. Lo stadio è qualcosa di comunale in America e chi ha lo stadio viene aiutato a farne di nuovi. Lì tutte le squadre sia di calcio che di football o di baseball vengono aiutate dai comuni ed è qualcosa che funziona così da 60-70 anni perché se non vengono aiutate poi vanno via. Questa cultura in Italia non esiste. Venendo qui sapevo che c’era questa situazione, ma non pensavo che potesse essere così negativa. Questo a Firenze come a Milano e Roma. Il Franchi è un monumento non all’altezza della vostra Firenze, che è bellissima e anche un pochino mia. Non ci aiuteranno mai come dovrebbero per realizzare uno stadio con i tempi e i costi giusti, perché la politica vuole controllare tutto quello che accade in questa città. Il primo progetto presentato con Casamonti oggi sarebbe finito, invece qui se iniziassero oggi ci vorrebbero 3-4 anni. Io non metterò soldi nello stadio perché è del Comune e se lo fanno loro. Abbiamo bisogno però di risposte perché non sappiamo dove andremo a giocare né quanto costerà alla Fiorentina giocare in questo stadio, chi farà il management e il controllo della gestione dello stadio. La questione stadio non è chiusa, il Comune deve fare delle cose: noi siamo disponibili ad aiutare per vedere se si può fare qualcosa, dove andrà a giocare la Fiorentina se non l’aiuto io?
In questi anni di gestione della Fiorentina sono stati investiti circa 450 milioni di euro, inclusi ovviamente anche i ricavi dalle cessioni dei giocatori. Commisso conferma la sua voglia di crescere sempre all’interno del rispetto dell’equilibrio economico. Questo è il primo anno in cui i risultati sul campo stanno seguendo gli obiettivi della società con l’obiettivo di continuare su questo percorso ricordando che non ci sono margini di cambio di proprietà:
La Fiorentina non è in vendita. Quando sarà in vendita lo deciderò io. Ho sentito notizie su PIF, gli arabi, ma la Fiorentina non è in vendita. Abbiamo dimostrato quanto siamo disponibili ad investire sulla Fiorentina, solo sul viola Park spesi 143 milioni compresi i soldi messi da Mediacom. Le perdite, con i costi che ci sono, non si ridurranno mai se non il giorno che arriveremo in Champions o comunque in Europa. Anche se si fa lo stadio servono 4 anni ma il nostro obiettivo è essere sempre più competitivi. In campionato forse siamo stati meno bravi ma con le due coppe, pur se non si vincono e tocco ferro, abbiamo fatto bene lo stesso. Abbiamo giocato 59 partite, un record perciò siamo concentrati nel prossimo mese
La rivalità con la Juventus
Atavica l’ostilità dei fiorentini verso la Juventus, soprattutto in un momento storico come questo che vede i bianconeri implicati in caos giudiziari accompagnati da risultati sul campo deludenti. Più volte Commisso si è scagliato contro la società piemontese, stavolta invece ricorre all’ironia per analizzare il momento della società di Massimiliano Allegri:
Sulla Juventus meglio non parli ma se tu vai a vedere le azioni per un totale di 850 milioni circa, che se togli i 700 di Ronaldo restano 150 milioni, povera Juventus. L’indice minimo nostro di liquidità sarà quasi il doppio del minimo e spero che questo venga inserito per essere iscritti nel campionato. Per capire come sono fatto, basta pensare che con il Covid non ho mandato a casa nessuno e ho investito in Italia quando potevo. In Italia però non si può investire all’infinito ma io guardo a investimenti a lungo termine. Poi voglio sottolineare che la Fiorentina non è in vendita. Quello lo deciderò io ma vi voglio rassicurare che non sarà presto e dovete lottare con me. Quanto può investire la Fiorentina secondo le regole? C’è un limite tra costi e ricavi purtroppo