Tragico incidente in montagna a Lecco, dove un’escursionista è morta dopo essere precipitata da un’altezza di circa 150 metri.

Tutto è accaduto intorno alle ore 13 di ieri, Venerdì 28 Aprile, sotto gli occhi impotenti del marito. La donna, per motivi ancora da chiarire sarebbe improvvisamente caduta lungo un canale e il marito non avrebbe potuto fare nulla per salvarla.

La tragica fatalità è avvenuta, in zona di Sant’Ulderico, frequentata chiesetta che si raggiunge partendo dall’Alpe Giumello, nel territorio del comune di Casargo in provincia di Lecco. La donna stava infatti, passeggiando lungo il percorso dell’anello del monte di Muggio, quando è forse scivolata perdendo l’equilibrio.

Il suo corpo privo di vita è stato recuperato poco dopo dalla Diciannovesima delegazione Lariana del Soccorso Alpino con le squadre di Premana e di Dervio.

Lecco incidente in montagna: inutili i tentativi di soccorso

La vittima si chiamava Roberta Perego, aveva 59 anni e abitava in un piccolo paese nel Lecchese.

Lei e il marito stavano affrontando un tratto di sentiero in discesa, in un punto molto esposto. Durante i passaggi più difficili e impervi erano soliti tenersi per mano, per sorreggersi a vicenda ma ciò purtroppo non ha impedito a Roberta di cadere.

La donna poco prima della sua morte non avrebbe avuto nemmeno il tempo di gridare. Il marito nell’agitazione del momento avrebbe provato ad afferrare la mano della moglie ma non sarebbe riuscito a trattenerla.

Ancora sotto shock l’uomo ha chiamato il 112 per i soccorsi: “Aiutatemi per favore, mia moglie è precipitata”, ha raccontato in lacrime agli agenti.

Immediatamente si sono mobilitate diverse squadre del Soccorso alpino e anche l’elisoccorso. Una volta calati per raggiungere la donna nel precipizio non hanno però potuto fare altro che constatarne il decesso.

Sul posto sono intervenuti anche i tecnici della XIX Delegazione Lariana, Stazione di Valsassina – Valvarrone con una decina i tecnici impegnati a supporto delle operazioni e dell’elisoccorso chiamato da Como di Areu, l’Agenzia regionale emergenza urgenza.

Successivamente il corpo è stato trasferito all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. La salma si trova in attesa di un eventuale esame autoptico o della alla famiglia che nei prossimi giorni procederà con i funerali.

Del fatto sono stati subito allertati anche i Carabinieri che in queste ore si stanno occupando di ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Non è infatti ancora chiaro cosa le abbia fatto perdere l’equilibrio per scivolare nel precipizio se una distrazione o un improvviso malore.

Da una prima ricostruzione pare che il sentiero fosse ancora ghiacciato al momento del passaggio della coppia e proprio questo avrebbe potuto provocare la caduta della 59enne anche se al momento non ci sono certezze.

Tutta la comunità lecchese è sconvolta da quanto successo e si stringe attorno ai familiari e amici in questo momento così triste.

Ennesima morte sulle montagne lecchesi

L’incidente in montagna di Roberta Perego è solo l’ultimo dei decessi avvenuti in montagna. Negli ultimi due mesi sulle cime lombarde hanno infatti perso la vita quattro persone.

Due escursionisti della provincia di Bergamo di 42 e 39 anni sono morti nei giorni scorsi dopo essere precipitati durante un’ascensione sulla Grigna Settentrionale, una delle principali vette della provincia di Lecco. L’incidente era avvenuto nel canale Ovest, a circa 2200 metri di quota, stesso punto dove poco tempo prima aveva perso la vita un altro escursionista.

I corpi dei due alpinisti sono stati recuperati. Le operazioni avevano coinvolto anche le squadre della Stazione di Valsassina-Valvarrone la stessa intervenuta ieri per recuperare il corpo della 59enne.

Un altro escursionista, sempre poco tempo fa, aveva perso vita sul monte San Primo, in provincia di Como.

Le ricerche del Soccorso alpino, dei Vigili del fuoco con le unità cinofile e con il supporto dell’elicottero della Guardia di Finanza erano iniziate in una zona impervia non lontano dal territorio di Bellagio a circa 1.200 metri di quota. Terminate poi con il ritrovamento del corpo.