Non c’è pace sul mare vicino alle coste dell’isola di Lampedusa, dove un nuovo naufragio ha coinvolto un barchino di circa sette metri con 46 migranti a bordo, costringendo all’intervento la Guardia Costiera. Sembra ci siano tre dispersi.

Lampedusa, naufragio di un barchino sulle coste dell’isola, in corso le ricerche dei tre migranti dispersi

Il Mediterraneo sempre più teatro della tragedia legata ai flussi migratori. Anche oggi, sabato 29 aprile, si segnala, infatti, un naufragio sulle coste dell’isola di Lampedusa, con protagonista l’ennesima imbarcazione di fortuna, un barchino di circa 7 metri di lunghezza, sul quale erano ammassate 46 persone. Tra di loro, secondo le testimonianze, c’erano 13 donne e 7 minorenni.

La barca è affondata ma l’intervento della Guardia Costiera è stato immediato, portando in salvo i migranti a Lampedusa, con lo sbarco avvenuto verso la mezzanotte e mezza al molo Favarolo. Tuttavia, sarebbero stati segnalati dai naufraghi tre dispersi, tra cui anche la madre di un neonato, le cui ricerche sono attualmente in corso e vedono impegnate le autorità locali.

Stando alla ricostruzione ottenuta grazie alle dichiarazioni dei migranti tratti in salvo, l’imbarcazione avrebbe lasciato il porto di Sfax, in Tunisia, alle ore 21 di ieri, venerdì 28 aprile. Al suo interno, persone provenienti da vari angoli dell’Africa, dalla Costa d’Avorio alla Guinea, fino al Camerun e al Gambia.

Sbarchi senza sosta e hotspot nuovamente al collasso

Intanto, la situazione all’hotspot di Lampedusa torna a essere critica.

Dopo i 273 sbarchi della giornata di ieri, si segnalano ora altri 12 approdi nell’isola, per un totale di 299 migranti giunti al centro di accoglienza nelle ultime ore. Questo porta il numero totale degli ospiti a 2242, a fronte di una capienza massima che si aggira intorno ai 400 posti.

Una storia che si ripete per una situazione che sta diventando, purtroppo, quotidiana e che potrà solo peggiorare con l’avanzare della bella stagione. Solo pochi giorni fa, infatti, era stato ordinato un trasferimento di urgenza di ben 500 migranti, per cercare di allentare la pressione sull’hotspot.