Un anno dopo la morte di Mino Raiola, Rafaela Pimenta ha voluto rilasciare una lunga e interessante intervista al Corriere della Sera. Tanti i temi trattati dalla nuova first lady del calcio mondiale. L’amministratrice della società One, fondata proprio con Raiola 27 anni fa, ha inizialmente dedicato un suo personale ricordo al suo storico socio: “Mino ha fatto scuola, è stato un rivoluzionario. Ha cambiato il modo di fare l’agente, mettendo il calciatore al centro. L’ultima cosa che mi ha detto è stata: sii felice. Mi ha insegnato a dare il massimo sul lavoro, ma a non prendermi mai troppo sul serio. Sto cercando di continuare il suo lavoro, col suo spirito. Abbiamo lavorato insieme 27 anni. Eravamo diversi, una coppia di matti, ma allineati”.
Il ricordo di Rafaela Pimenta dedicato a Mino Raiola
È passato un anno, ma la Pimenta non dimentica i giorni immediatamente successivi a quel 30 aprile 2022. La morte di Mino Raiola è stata seguita da attacchi personali e forti pressioni dal mondo della procura sportiva internazionale: “Rientro in ufficio a Montecarlo il giorno dopo il funerale e mi trovo cinque procuratori, dico cinque, seduti davanti alla mia scrivania. Siamo qui per farti un piacere, mi dicono. Vogliono non solo le procure dei giocatori, ma addirittura l’intera società, la One. Guardano la mappa del mondo appesa al muro dietro la mia sedia, con le foto dei nostri ragazzi, come fosse la mappa del tesoro. Un minuto e finiscono tutti e cinque fuori dalla porta. In realtà è proprio lì che ho capito che dovevo andare avanti”. Rafaela Pimenta non si è piegata agli insulti di un mondo governato dalla predominanza maschile: “Mi hanno insultata molte volte. In molti pensano che le donne siano inferiori: alcuni la usano come strategia, altri lo pensano davvero. Una volta in Italia un dirigente mi ha detto: “Ma davvero sei un avvocato? Pensavo fossi una prostituta brasiliana”. Gli ho risposto: “Se anche lo fossi, tu dovresti comunque pagare il premio al mio assistito”. Questo succedeva qualche anno fa. Per fortuna oggi le cose stanno migliorando”.
Il futuro di Haaland e Pogba
Tantissimi i talenti scovati da Raiola ed oggi gestiti dalla One di Rafaela Pimenta: da Haaland a Donnarumma, passando per Ibrahimovic, Balotelli e Pogba. Sull’attaccante del Manchester City e l’effettivo inserimento di una clausola dal valore di un miliardo di euro, l’agente chiarisce: “Vi dico non quanto costa, ma quanto vale: sarà il primo calciatore a valere un miliardo. Pensate all’indotto che genera, a soli 22 anni: trofei, sponsor, marketing, social, contenuti. Quanto può portare a un club? Non solo nel mondo cosiddetto reale, ma anche nel digitale. Sarà il primo campione del metaverso. Il futuro è lì. Lui ha tutto: forza, umiltà. Ma la sua vera forza è la normalità. Il suo segreto è la famiglia: il padre, ex calciatore, lo ha aiutato moltissimo. Batterà tutti i record. La clausola per dire addio al City? Le brave signore sanno stare zitte…”. Su Pogba, la Pimenta ha poi aggiunto: “Paul è come un nipote, anzi un figlio. Litighiamo, poi facciamo pace. Ragazzo d’oro. È molto dispiaciuto per questa stagione alla Juve: era arrivato felice come un bambino, per lui tornare era un sogno. Purtroppo le cose non sono andate come voleva, ora però è ottimista perché finalmente la forma fisica sta migliorando. Deve voltare pagina, ha tanto da dare alla Juventus”.