Un automobilista è morto carbonizzato nell’incidente stradale avvenuto nella notte a Rottofreno, in provincia di Piacenza. Non sono state coinvolte altre vetture nello schianto e la vittima era l’unico occupante l’automobile.
La tragedia si è consumata lungo la strada provinciale SP48 proprio all’altezza dello svincolo per il centro abitato del comune di Rottofreno. Difficile risalire all’orario esatto dello schianto poiché non erano presenti testimoni. È altamente probabile che il giovane abbia perso il controllo della sua automobile, una Toyota, all’incirca alle 3:30 di questa mattina, Sabato 29 Aprile 2023. Proprio a quell’ora una pattuglia con due addetti di vigilanza privata stavano transitando in zona e hanno notato il veicolo in fiamme. Sono stati loro ad allertare le forze dell’ordine. Nell’attesa dell’arrivo dei soccorritori, hanno tentato in tutti i modi di estrarre il corpo del giovane guidatore dall’abitacolo ormai avvolto dalle fiamme.
Le autorità hanno diffuso le generalità della vittima. Si tratta del 28enne Samuele Briggi, residente da poco nel comune di Rottofreno.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti. Il giovane, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo della propria quattroruote ed è finito fuori strada, ribaltandosi. Il veicolo potrebbe aver urtato un altro mezzo o i sostegni della segnaletica che avvisano l’entrata nel territorio di Rottofreno. L’automobile ha poi terminato la sua corsa incastrandosi in un fosso laterale in prossimità di un manufatto in cemento adibito all’irrigazione. A causa dello schianto, il veicolo ha preso fuoco. Le fiamme si sono presto sviluppate e hanno avvolto l’intera vettura. Per il giovane alla guida non c’è stata possibilità di salvezza.
Incidente Rottofreno: vani i tentativi di soccorso
All’arrivo dei due vigilanti il 28enne era già privo di conoscenza. Forse ferito nell’uscita di strada ancor prima che le fiamme si propagassero. Non è poi escluso un improvviso malore che abbia impedito al giovane di impedire al mezzo di uscire fuori strada. I vigilanti hanno tentato in tutti i modi di estrarre il malcapitato dall’abitacolo senza tuttavia riuscirci a causa delle fiamme ormai alte.
Sul posto sono subito arrivati i Carabinieri della stazione di San Nicolò e diverse squadre di Vigili del Fuoco del distaccamento di Castelsangiovanni. Al contempo sono sopraggiunti anche i sanitari a bordo di una ambulanza della Croce Rossa di San Nicolò, di una autoinfermieristica del 118 di Castelsangiovanni e di una automedica del 118 di Piacenza.
I Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare duramente per estinguere le fiamme e impedire che queste si propagassero alla vegetazione dei campi vicini. I soccorritori hanno estratto il corpo del 28enne, ormai carbonizzato. Vani dunque i tentativi di soccorso e l’intervento delle équipe mediche.
Per il giovane automobilista, unico occupante del veicolo, non c’è stata alcuna possibilità di salvezza.
Accertamenti in corso sulla dinamica dello schianto
Informato dell’incidente di Rottofreno, il PM di turno ha ordinato il sequestro della carcassa incidentata e carbonizzata al fine di eseguire accertamenti circa un possibile guasto meccanico che abbia generato la tragedia.
La salma è ora a disposizione delle autorità. Nelle prossime ore verrà conferito l’incarico per eseguire un esame autoptico. Sembrerebbe un atto formale, ma l’ispezione cadaverica dovrà valutare se le cause del decesso del ragazzo siano antecedenti all’incendio.
Il ragazzo infatti potrebbe aver perso il controllo del mezzo per un malore. Ulteriori analisi mediche verificheranno la possibilità che l’automobilista fosse al volante in stato alterato da alcool o sostanze stupefacenti.
Al contempo gli agenti della sezione operativa della compagnia di Piacenza, sotto il comando del capitano Giancarmine Carusone, si sono occupati di eseguire i rilievi al fine di accertare la dinamica esatta del sinistro e valutare l’eventuale coinvolgimento con altri veicoli prima dell’uscita di strada.
Le indagini tuttavia puntano ad escludere questa possibilità e attribuirebbero la perdita di controllo del mezzo ad un evento autonomo. La velocità infine potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale.