Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, domani sarà a Milano per rendere omaggio a due vittime degli anni di piombo: Sergio Ramelli, studente 19enne militante del Fronte della gioventù ucciso nel 1975 da militanti di estrema sinistra, ed Enrico Pedenovi, avvocato e consigliere provinciale dell’Msi assassinato un anno dopo, nel 1976, da un gruppo riconducibile all’organizzazione Prima Linea.

La Russa ricorda in Aula la morte di Sergio Ramelli

Oggi in Senato, prima di aprire i lavori dell’aula di Palazzo Madama sul Def, Ignazio La Russa ha ricordato Sergio Ramelli, il giovane morto il 29 aprile 1975 a causa dei traumi riportati in seguito a un’aggressione da parte di un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia.

Un giovane che perse la vita da innocente, colpito sotto casa, sotto gli occhi della madre per un odio politico che sono certo tutti rigettiamo da ogni parte provenga e che ci auguriamo non debba mai trovare spazio nel nostro Paese né ovunque“, ha detto il presidente del Senato.

La Russa ha citato l’assassinio di Ramelli anche durante il suo discorso di insediamento lo scorso ottobre.

La seconda carica dello Stato, domani alle ore 15.00, assisterà alla deposizione di una corona al Parco Sergio Ramelli di Milano da parte del sindaco Giuseppe Sala. A seguire parteciperà alla cerimonia in via Lombardia in memoria di Enrico Pedenovi. A differenza del 2022, non ci sarà invece la premier Giorgia Meloni, che dodici mesi fa, da presidente di FdI, era in città per aprire la tre giorni di convention del suo partito al Mico di via Gattamelata.

L’Anpi contro il raduno per ricordare Ramelli e Pedenovi

Domani a Milano è prevista anche una manifestazione in ricordo di Ramelli e Pedenovi su cui mette in guardia l’Anpi, l’Associazione nazionale Partigiani.

Negli anni trascorsi la manifestazione neofascista del 29 aprile, strumentalizzando il ricordo di Ramelli e Pedenovi, si è sempre caratterizzata con la esibizione di croci celtiche, saluti romani, chiamata del presente, con un forte richiamo nostalgico al passato militare e razzista del regime fascista”, ha dichiarato in una nota il presidente dell’Anpi provinciale di Milano, Roberto Cenati.

Cenati ha quindi promosso “un presidio antifascista unitario”, in piazzale Dateo, a partire dalle ore 17,30 a cui dovrebbero partecipare associazioni e forze politiche con l’adesione delle associazioni della Resistenza e della Camera del Lavoro di Milano. Nel corso dell’iniziativa verrà commemorato il giovane Gaetano Amoroso accoltellato da neofascisti il 27 aprile 1976 e spentosi, pochi giorni dopo, il 30 aprile.