Nel conflitto tra israeliani e palestinesi che infiamma la Cisgiordania è morto un adolescente di 16 anni nella giornata di venerdì.
Adolescente palestinese ucciso dalle truppe dell’IDF durante gli scontri in Cisgiordania
Nuovi scontri in Cisgiordania tra le forze palestinesi e israeliane. Testimoni palestinesi hanno affermato che vicino alla città di Betlemme, nel villaggio di Tequ, un gruppo di giovani palestinesi stava lanciando pietre contro le truppe israeliane, che hanno risposto con gas lacrimogeni e colpi di arma da fuoco. Un ragazzo palestinese è stato colpito a morte. Il proiettile lo ha preso in petto. L’adolescente, identificato come Mustafa Amer Sabbah, è stato portato d’urgenza in ospedale in condizioni critiche a causa di una grave ferita da arma da fuoco, dove è stato dichiarato morto.
“Mostafa Amer Sabah, 16 anni, è stato ucciso dai proiettili dell’occupazione (israeliana) nella città di Teqoa“, si legge in una dichiarazione del ministero della Sanità palestinese, che non da dettagli sulle circostanze della sparatoria mortale.
Le forze di difesa israeliane hanno affermato di essere a conoscenza della morte di Sabah e una fonte militare ha detto che era stato coinvolto in precedenti rivolte.
Secondo la versione dell’esercito di Israele, i palestinesi avrebbero iniziato a lanciato contro di loro ordigni esplosivi dopo l’arrestato un sospetto militante e la confisca di armi durante un raid nella città di Jenin. Con l’ingresso delle forze israeliane si sarebbe verificata anche una interruzione dell’erogazione della corrente elettrica e di internet.
“I sospetti hanno continuato a lanciare pietre contro i soldati, rappresentando una minaccia per la vita“, ha detto l’esercito.
La violenza nella Cisgiordania occupata è aumentata quest’anno
La violenza israelo-palestinese è aumentata quest’anno, con frequenti raid militari e violenze da parte di coloni israeliani in mezzo a un’ondata di attacchi palestinesi. Almeno 19 israeliani e 104 palestinesi sono stati uccisi dall’inizio del 2023, tra cui una donna anziana e almeno 17 minori di età inferiore ai 18 anni. Nella giornata di giovedì il 39enne Ahmed Taha del villaggio di Salfit, nel nord della Palestina, sotto il fuoco israeliano perché sospetto terrorista. Secondo i soldati Taha stava progettando un attacco con un’auto nei pressi del grande insediamento di Ariel in Cisgiordania.
Venerdì scorso, l’esercito ha fatto irruzione nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania e ha arrestato diversi palestinesi sospettati di coinvolgimento in attacchi contro israeliani.