Ratifica Mes Lagarde. Sul patto di stabilità arriva anche il pressing di Christine Lagarde, la presidente della Banca centrale europea. La numero uno di Francoforte ha parlato dal vertice Ecofin di Stoccolma, ovvero la riunione dei ministri degli Esteri delle Finanze dell’Unione Europea e ha chiesto che l’Italia ratifichi il Meccanismo europeo di stabilità: “La ratifica anche da parte dell’Italia della riforma del Mes? Penso che sarebbe positiva perché darebbe una rete di protezione in caso di difficoltà e sarebbe effettivamente utile a tutti i membri che hanno ratificato il Trattato”. Sulla proposta di riforma del Patto di Stabilità la presidente della BCE ha invece detto: “Saluto con favore il fatto che si ambisca a una maggiore titolarità nazionale, c’è un forte focus sull’alto indebitamento”. Lagarde ha infine espresso apprezzamento sul fatto che sia prevista un’applicazione più stringente delle regole rispetto al Patto precedente.

Economia italiana, bilaterale Giorgetti-Lagarde

Ratifica Mes Lagarde. Non è mancata la reazione sul tema del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti che ha detto: “Sull’impatto della ratifica del Mes bisogna approfondire e questo governo lo farà”. Il titolare del MEF ha avuto oggi un bilaterale oggi a Stoccolma proprio la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, definito come amichevole e costruttivo. “Sono felice per il ruolo importante dell’Italia nello scenario economico internazionale” ha dichiarato poi il Ministro dell’economia.

Giorgetti al Stoccolma per l’Ecofin

Giorgetti è arrivato solo nel pomeriggio all’Ecofin informale di Stoccolma, la riunione dei ministri delle Finanze dell’Unione Europea, per l’occasione incentrato sulla crisi bancaria internazionale. Il focus è stato in particolare sulla vicenda dell’istituto di credito svizzero Credit Suisse e più in generale sugli effetti del crack della SVB Silicon Valley Bank anche in Europa. Come era ovvio aspettarsi però il tema del Patto di Stabilità è stato comunque al centro del dibattito, dopo la proposta arrivata nella giornata di mercoledì da parte della Commissione europea di un nuovo testo che prevede, riassumendo, alcuni capisaldi:

  • I Paesi con deficit sopra il 3% o debito sopra il 60% dovranno presentare dei piani di aggiustamento di bilancio
  • I piani di aggiustamento di bilancio avranno la durata di quattro anni e dovranno avere l’obiettivo di ridurre il debito
  • I Paesi avranno l’obbligo di un aggiustamento di bilancio dello 0,5%
  • E’ prevista una procedura d’infrazione qualora questi criteri non venissero rispettati