Il mistero intorno all’attore che sarà chiamato il protagonista in Superman: Legacy tiene col fiato sospeso i fan del supereroe ma ora è lo stesso regista del film, James Gunn, a chiarire quali caratteristiche sta cercando per il ruolo.
Superman: Legacy, James Gunn e le caratteristiche dell’attore per interpretare il supereroe: “Deve avere la sua compassione”
La ricerca dell’attore chiamato a interpretare Superman nel nuovo film diretto da James Gunn continua. Si tratta di uno degli aspetti su cui si sta concentrando maggiormente l’attenzione dei fan dell’Universo DC, dopo l’annuncio della pellicola e la notizia che non sarebbe stato Henry Cavill a interpretare il supereroe proveniente dal pianeta Krypton, dopo il suo licenziamento.
Adesso, però, arrivano nuovi dettagli sulla direzione che Gunn intende dare al personaggio. A dare qualche indicazione in più è lo stesso regista, nel corso di un’intervista rilasciata a Variety durante la promozione di Guardiani della Galassia Vol. 3. Nella sua prospettiva, l’attore che dovrà interpretare Superman dovrà incarnare caratteristiche positive, in modo da ispirare il meglio in chi lo circonda.
“Abbiamo delle ottime alternative e mi emozionano moltissimo. L’interprete dovrà essere qualcuno che abbia tutta l’umanità che Superman esprime, tenendo conto, però, che si tratta di un alieno. Dovrà esprimere la gentilezza e la compassione di Superman, essere una di quelle persone che ti viene voglia di abbracciare, perché è un simbolo del Bene”.
Un personaggio meno tormentato e simbolo di ottimismo
Dalle parole di James Gunn arriva la conferma che la sua versione di Superman sarà molto lontana da quella di Zack Snyder, vista ne L’Uomo d’Acciaio, in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.
Oltre a essere più giovane, il Superman di Gunn punta a riproporre l’ideale di ottimismo, speranza e purezza che il supereroe ha incarnato fin dalle sue prime apparizioni sulle pagine dei fumetti. Un’immagine dell’eroe più vicina a quella storicamente incarnata da Christopher Reeve nel classico film di Richard Donner, che non alla visione tormentata e ‘cupa’ proposta da Snyder nelle sue pellicole.
Una versione da ‘ritorno alle origini’, dunque, che sembra essere la più adatta, anche in virtù dell’85mo anniversario che l’eroe della DC festeggia proprio quest’anno.
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