Crisi Sri Lanka. La banca centrale dello Sri Lanka ha delineato l’entità della peggiore crisi economica del paese in oltre 70 anni.
Nella sua relazione annuale, la Banca ha sottolineato come lo scorso anno i salari non siano riusciti a tenere il passo con l’aumento dei costi di tutto, dal cibo al carburante. Le gravi lacune politiche che ha recentemente affrontato hanno contribuito al a innescare gravi problemi economici nello Stato.
Crisi Sri Lanka, gravi le conseguenze dei problemi economici
La Banca centrale dello Sri Lanka prevede che l’economia si ridurrà del 2% quest’anno, ma si espanderà del 3,3% nel 2024. La Banca si aspetta quindi che il Paese, nel prossimo anno, torni a crescere. La previsione è più ottimista rispetto al Fondo monetario internazionale (Fmi), che prevede una contrazione nel 2023 di circa il 3% e una crescita dell’1,5% il prossimo anno.
L’anno scorso l’economia si è ridotta del 7,8% e il Paese è andato in default per il suo debito estero per la prima volta dall’indipendenza dal Regno Unito nel 1948.
Crisi Sri Lanka: perché?
I prezzi di frutta fresca, grano e uova sono più che raddoppiati. Nel mentre il costo dei trasporti e dei servizi essenziali come l’elettricità e l’acqua è aumentato ancora più rapidamente. Ad Aprile scorso, nella capitale Colombo, sono scoppiate le proteste per i problemi economici che lo Stato stava affrontando: mancavano i beni di prima necessità e il Paese era a corto di carburante per servizi essenziali come autobus, treni e veicoli sanitari perché non disponeva di riserve sufficienti di valuta estera per importare altro.
Le insolvenze si verificano quando i governi non sono in grado di far fronte ad alcuni o tutti i pagamenti del debito ai creditori. Ciò ha danneggiato la sua reputazione presso gli istituti di credito, rendendo ancora più difficile prendere in prestito denaro sui mercati internazionali. Questo è stato il problema che il Paese ha dovuto affrontare.
“L’economia dello Sri Lanka ha incontrato il suo anno più oneroso nella sua storia post-indipendenza”, afferma il rapporto. Un modello economico “insostenibile” “ha guidato il Paese verso un disastro multiforme”, ha aggiunto.
I più grandi debitori del Paese sono la Cina e l’India: al primo deve circa 7 miliardi di dollari, al secondo 1 miliardo. A febbraio, entrambi i paesi hanno concordato di ristrutturare i loro prestiti, dando allo Sri Lanka più tempo per rimborsarli.
Il mese scorso il FMI ha deciso di prestare allo Sri Lanka 3 miliardi di dollari.