Il Governo Francese tenta di seppellire l’ascia di guerra, dopo che per settimane e settimane i sindacati hanno messo a ferro e fuoco il paese a causa della contestatissima riforma sulle pensioni. La premier del Governo Elisabeth Borne, ha infatti teso una mano agli agguerriti sindacati, annunciando che di voler organizzare un incontro dopo il Primo maggio, la festa dei lavoratori, con i sindacati per tentare una riappacificazione sulla riforma delle pensioni in Francia.
Se l’incontro dovesse andare in porto, sarebbe il primo ‘ufficiale’ dopo un mese. L’ultimo tavolo tra Governo francese e sindacati aveva avuto luogo il 5 aprile, quando le associazioni avevano chiesto il ritiro della riforma, sancendo quindi un nulla di fatto. Prima di riallacciare con il Governo, i leader sindacali avevano richiesto un “periodo di decenza”, con Laurent Berger, segretario generale della Cfdt, che aveva indicato il 1 maggio la data ultima.
“Il mio obiettivo è rinnovare il dialogo sin dall’inizio di maggio“, ha detto la premier Borne a France 2, in visita a sorpresa nel mercato di Poissy, nella regione delle Yvelines. Secondo indiscrezioni di France Info, Borne vuole tenere l’incontro a Matignon intorno a mercoledì 3 maggio, organizzando incontri bilaterali e non con tutte le categorie. Anche Borne aveva parolato di “un periodo di convalescenza”.
Riforma pensioni Francia, i sindacati rispondono al Governo sull’incontro
Sophie Binet, numero uno del sindacato Cgt, ha però controbattuto che sarebbe andata all’incontro a Matignon solo per parlare di un aumento “immediato” dei soldi in busta paga, aggiungendo che la presenza del Cgt sarà varata dall’intersindacale.
Da parte del Governo però trasuda del pessimisto. Olivier Dussopt, ministro del Lavoro, ha ammesso a Bfmtv di
“Non credere all’immagine di una grande messa della riconciliazione: non funziona e sarebbe un po’ finto”.
Per il ministro c’è però la necessità di un accordo sulla “condivisione del valore“
“Inseriremo le disposizioni nella legge in modo integrale e fedele. Pensiamo di presentare il testo della legge in Consiglio dei ministri tra fine maggio e inizio giugno”,
ha precisato Dussopt. Sia come sia, se da una parte il Governo francese vuole arrivare a una soluzione pacifica o, quanto meno, a un accordo che vada bene a tutti, i sindacati hanno preannunciato un’altra giornata di proteste il Primo maggio. Giusto per far capire a Macron & co che loro continuano a battersi per i francesi.
“Non ci sarà alcun ritorno alla normalità se la riforma delle pensioni non verrà ritirata”
ha sottolineato la segretaria del Cgt Binet a Rtl. D’altro canto, il ministro del Lavoro ha lanciato una frecciatina alla numero uno del Cgt, ricordando come esistano altri sindacati.
Con tutto il rispetto che ho per Madame Binet, non esiste solo la Cgt nella vita e non c’è solo la Cgt tra i sindacati. Un numero significativo di altri sindacati ha indicato di volere un periodo di decenza e poi che il dialogo possa riprendere”.