Valerie Krause ha presentato la sua ultima mostra Absence Included alla Galerie d’arte Rolando Anselmi a Roma e sarà aperta al pubblico fino al 20 maggio 2023. Si tratta di un progetto unico che ha come obiettivo quello di assecondare l’idea per cui le opere debbano rivelarsi attraverso la loro stessa morfologia.

Curiosi, noi di Tag24.it abbiamo visitato la galleria e la mostra attualmente in esposizione. Essendo rimasti colpiti dall’originalità, abbiamo colto l’occasione per fare qualche domanda all’artista che ha raccontato nel dettaglio alcuni particolari del progetto.

Valerie Krause Abscence Included: cosa bisogna sapere sulla mostra

Com’è nata l’idea di Absence Included?

Le mostre di solito non nascono da un’unica idea che precede tutto. Piuttosto il contrario, che qualcosa come un’idea generale si presenta in una fase successiva. È un processo, a partire da opere precedenti, o forse da una singola opera, che segna qualcosa come un punto di partenza. Poi, parallelamente alla ricerca contenutistica, inizia il lavoro con lo spazio e la relazione tra i singoli pezzi. A poco a poco, emergono ulteriori idee e sculture che formano qualcosa di significativo in questo spazio, e si cristallizzano aspetti che caratterizzano l’intera opera in modo generale, in questo caso, l’assenza.

Cosa rappresenta e a chi si rivolge?

Con il titolo Absence Included vorrei attirare l’attenzione sul significato dell’assenza come elemento formale, relativo al materiale, all’immateriale e anche al metaforico. La rimozione di materiale per formare una scultura, un processo di lavorazione il cui risultato è l’assenza di stati precedenti e anche l’assenza di qualcosa che evoca un desiderio. Sentire o includere tutto questo mentre si guarda ciò che è presente lo fa diventare qualcosa di più completo.

Quali sono i materiali utilizzati e su cosa si basa la scelta?

La gamma di materiali con cui lavoro è piuttosto ampia. Ad esempio, cemento, gesso, acciaio, alluminio, ceramica, pietra, vetro, iuta, ecc. Sono per lo più materiali semplici o ruvidi che vengono utilizzati per la costruzione o materiali che passano attraverso un processo da liquido, plastica a solido. A seconda del carattere che voglio dare alla scultura, la scelta ricade sull’uno o sull’altro materiale. Anche i contrasti materici giocano un ruolo nel mio lavoro, creando una dinamica atmosferica attraverso l’interazione di materiali diversi in un luogo particolare.

Progetti futuri?

Dopo aver terminato una mostra, torno nel mio studio e cerco di orientarmi con una mente aperta su ciò che voglio perseguire ulteriormente. Questo tempo di lavoro per me è molto prezioso poiché non incentrato su un obiettivo preciso, prima di concentrarmi nuovamente su ulteriori progetti espositivi che verranno.

Questa è stata la tua seconda mostra alla Galerie Rolando Anselmi di Roma, qual è il tuo rapporto con la città eterna?

Poiché sono stata a Roma diverse volte già durante la mia infanzia, i ricordi del passato a volte si mescolano con le esperienze di oggi. Comunque, l’atmosfera sorprendente e sempre travolgente di questa città non diminuisce nella mia percezione, nemmeno nei luoghi che ho visitato più volte.
Soprattutto, sono così grata di conoscere questa città non solo come turista, ma anche attraverso le persone con cui interagisco grazie al mio lavoro artistico.

Chi è Valerie Krause?

Classe 1976, Valerie Krause è un’artista tedesca che vive e lavora a Dusseldorf. Nel 2008 è stata premiata ad Art Cologne con il primo “Audi Art Award for New Talent” per la realizzazione di una mostra personale all’Artothek di Colonia e la pubblicazione di un catalogo della mostra. Molto amante dell’Italia e in particolare di Roma dove è tornata più volte per esporre i suoi lavori artistici. Le sue opere sono conosciute in diverse parti del mondo, da Palma di Mallorca a Madrid, Brusselles alla Colonia, dal Messico a Berlino. Attraverso ogni suo progetto lascia il segno e senza parole i tanti visitatori che restano estasiati dai ogni mostra.