Il fallimento è un termine usato per spiegare ogni sconfitta nello sport, Giannis Antetokounmpo ribalta il punto di vista con una intervista che è già nella storia rilasciata nel post gara fra Milwaukee e Miami che ha sancito l’eliminazione dei Bucks dai Playoff NBA. Un risultato a sorpresa per una franchigia che godeva dei favori del pronostico per arrivare alla vittoria finale e che invece si è dovuta arrendere al primo turno eliminatorio. Il gigante greco in pochi minuti manda un messaggio ai giovani e al mondo intero su come il termine fallimento venga abusato ricordando a tutti che non raggiungere un obiettivo non può essere sempre sinonimo di disfatta. Il video è già entrato negli annali delle interviste più belle in ambito sportivo.

Antetokounmpo e il fallimento

I Bucks arrivavano ai Playoff da primi della classe della Eastern Conference e tutti i favori del pronostico per giocarsi le Final erano per la squadra allenata da Mike Buldenhozer. Al primo turno si trovano di fronte i Miami Heat, franchigia di livello ma che ha incontrato tante difficoltà in stagione chiudendo al settimo posto in classifica. Sembra essere un confronto impari quando nella quintetto della Florida si innesca il fattore Jummy Butler che trascina gli Heat fino al sorprendente 4-1 finale che elimina i Bucks. In gara 5 Giannis Antetokounmpo ha infilitato una doppia doppia da 38 punti e 20 rimbalzi ma anche 10 su 23 ai tiri liberi che però non è stata sufficiente per portare avanti il duello.

Una eliminazione che fa rumore ma non sorprende troppo gli appassionati di una lega che tante volte ha visto uscire squadre considerate favorite. E’ proprio il principio americano che tutti possono competere impedendo la creazione di un Superteam che per anni fagocita la competizione, poi possono nascere delle dinastie come i Bulls di Jordan o i Golden State Warriors di Curry. Giannis Antetokounmpo è sicuramente un giocatore formidabile, il prototipo dell’atleta moderno che però mostra senza paura le sue debolezze. Anzi, le sconfigge dimostrando che si può uscire vincitori anche dopo una eliminazione.

L’intervista

E’ sorprendentemente lucido e analitico Giannis Antetokounmpo nel post gara. Si concede alle domande dei giornalisti in sala stampa senza la paura del confronto dopo un risultato inaspettato per un ragazzo che ha conosciuto la vera sofferenza durante l’infanzia. E’ arrivato in NBA sapendo di dover affrontare ogni gara come una battaglia fra la vita e la morte per lui che doveva sempre dimostrare chi fosse. Quando il microfono arriva ad un giornalista del ‘The Athletic’ ecco la domanda tipica: “Sono curioso di sentire la tua risposta: vedi questa stagione come fallimentare?”. La risposta di Antetokounmpo lascia tutti a bocca aperta:

Oh mio Dio… mi hai fatto la stessa domanda un anno fa, Eric. Tu ricevi ogni anno una promozione nel tuo lavoro?

No, giusto? Quindi ogni anno il tuo lavoro è fallimentare… Sì o no?

Ogni anno lavori per raggiungere qualcosa, per raggiungere un obiettivo, che è quello di ottenere una promozione, o di essere in grado di prenderti cura della tua famiglia, comprare una casa, prenderti cura dei tuoi genitori.
Lavori per questo, e non è un fallimento, sono tappe per il successo.

Aspetta, non ho niente contro di te. Ci sono sempre degli step da fare.

Micheal Jordan ha giocato 15 anni ed ha vinto 6 titoli, quindi negli altri 9 anni ha fallito? E’ quello che mi stai dicendo?
E’ una domanda, dimmi: è così o no?

E allora perché me lo chiedi? E’ sbagliata la domanda.

Non esiste il fallimento nello sport. Ci sono giorni buoni ed altri meno, in alcuni sei in grado di ottenere il successo ed in altri no, qualche volta è il tuo momento, altre volte no.

Questo è lo sport.

Non devi sempre vincere.
Vincono anche gli altri.