Scoperto a Subiaco, piccolo centro in provincia di Roma, che conta poche centinaia di abitanti un finto cieco.

Si tratta di un 58enne originario del posto gravemente indiziato di truffa aggravata ai danni dello Stato. I Carabinieri della Stazione di Vallinfreda, grazie agli elementi probatori raccolti, hanno infatti eseguito un decreto di sequestro preventivo richiesto dalla Procura ed emesso dal Tribunale di Tivoli a carico dell’uomo.

Per l’Inps l’uomo risultava essere infatti cieco assoluto ma in realtà guidava l’auto, leggeva il giornale e riconosceva le persone che per strada lo incrociavano.

La truffa scoperta dagli agenti è costata cara all’uomo. Nel caso in cui venga condannato in via definitiva dovrà restituire allo Stato 120 mila euro. I Carabinieri hanno inoltre, sequestrato quattro unità immobiliari di proprietà dell’indagato. Col sequestro si è così assicurato il recupero dell’intero ricavato illecito che avverrà all’esito della condanna con la vendita degli immobili sequestrati.

Nel dare atto della professionalità dell’Arma dei Carabinieri, l’azione della Procura di Tivoli prosegue nel richiedere ed ottenere tutti i sequestri necessari per recuperare i profitti illeciti. In questo modo si può dare attuazione al principio per cui la criminalità si contrasta anche sottraendo il profitto accumulato.

Roma scoperto finto cieco: riceveva da sette anni un’invalidità di 1.200 euro al mese

Secondo le informazioni apprese fino ad ora il 58enne risultava cieco assoluto da anni con riconoscimento della Asl di competenza territoriale.

A causa della sua presunta condizione svantaggiata riceveva dallo Stato, dal 20215 un’invalidità di 1.200 euro al mese. Soldi che, nel caso in cui fosse stato veramente cieco, gli sarebbero serviti per vivere.

I Carabinieri coordinati dalla Procura hanno svolto tutte le indagini del caso. Indagini che si inseriscono in un più ampio piano di supervisione per smascherare chi dichiara il falso per percepire denaro senza averne diritto né una disabilità che lo preveda, sottraendolo a chi invece ne ha veramente bisogno.

I militari in seguito alle indagini e a un servizio di osservazione hanno anche scoperto che l’uomo conduceva una vita normale. Il finto cieco infatti guidava la sua auto senza alcun problema, riconosceva e salutava le persone che incontrava a piedi o al bar e leggeva abitualmente il giornale. Tutte cose che non avrebbe potuto fare se fosse stato veramente cieco.

Molti gli elementi indiziari raccolti dai Carabinieri della Stazione di Vallinfreda, che hanno svolto una dettagliata e precisa attività d’indagine. Gli uomini dell’Arma sono riusciti a coniugare le ”tradizionali” tecniche investigative dell’osservazione e del pedinamento con l’esame della documentazione sanitaria depositata dall’uomo e certificata dall’Asl.

Altro episodio simile a Padova

Solo pochi mesi fa un altro caso simile a quello del 58enne di Roma è stato scoperto a Padova dove un uomo percepiva la pensione di invalidità civile per cecità assoluta e di reversibilità per inabilità. Allo stesso tempo però, l’uomo aveva chiesto e ottenuto il rinnovo della patente di guida.

Così, insospettiti gli uomini della Guardia di Finanza di Padova hanno messo in campo controlli mirati e alla fine l’uomo è stato denunciato per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, con contestuale proposta di misura cautelare reale di quanto ritenuto indebitamente percepito, ossia quasi 200 mila euro.

Le indagini portate avanti dalla Compagnia di Piove di Sacco, realizzate attraverso analisi documentale, idonei servizi di appostamento e pedinamento, acquisizione di dichiarazioni di persone informate sui fatti, hanno alla fine permesso di raccogliere tutti gli elementi ritenuti utili a supportare l’ipotesi dell’incompatibilità delle azioni svolte dall’uomo con la sua patologia certificata. 

Infatti, nel corso degli accertamenti si è rilevato che l’uomo poteva tranquillamente guidare e che era solito deambulare nei pressi e all’interno dell’ospedale senza alcun tipo di ausilio. Allo stesso modo, gli agenti non hanno riscontrato nessuna forma di assistenza in occasione dell’apposizione della firma su alcuni documenti durante un evento familiare.