Alla pensione non viene affiancata la quattordicesima mensilità, è possibile? Sapere che per alcune prestazioni previdenziali non ci sarà l’applicazione della somma aggiuntiva, mette in allarme i pensionati. Partendo dal presupposto che tra qualche giorno l’Ente nazionale di previdenza sociale si prepara ad erogare le prestazioni previdenziali e assistenziali. Un pagamento non previsto il 1° maggio (festivo), ma slittato al 2 maggio 2023.

Ad ogni modo, c’è grande attesa per le novità che dovrebbero essere introdotte in tema previdenziale tra qualche mese.

Sicuramente, sono stati lavorati i conguagli a credito o debito sulle prestazioni economiche previdenziali. E, non poteva non mancare una riflessione sulla quattordicesima mensilità. Vediamo nel dettaglio i limiti da non superare per il diritto alla somma aggiuntiva sulla pensione.

Pensione senza quattordicesima: perché e come incide il reddito annuale?

Sono tanti i pensionati preoccupati dal possibile aggiornamento del pagamento dei ratei previdenziali. Valori che potrebbero far lievitare troppo il trattamento previdenziale, senza escludere l’eventuale presenza del cumulo reddituale.

Insomma, si teme fortemente che l’innesco di più condizioni di poco conto, potrebbe far perdere il diritto alla somma aggiuntiva sulla pensione.

Ad ogni modo, per quanto riguarda il cumulo reddituale è possibile riprendere al lavorare dopo la pensione, se il trattamento previdenziale riconosciuto lo prevede.

Al momento, le disposizioni contenute nel decreto legge n. 112/2008, non vincolano il pensionato al cumulo reddituale, se il trattamento di riferimento riguarda la pensione di vecchiaia, pensione anticipata o anzianità.

Diversamente, il limite al cumulo dei redditi viene previsto in forma parziale, per i trattamenti assistenziali, come la pensione di invalidità.

Che pensione ha diritto alla quattordicesima?

Oltretutto, di mezzo ci sono le rivalutazione dell’indice ISTAT sugli importi previdenziali iniziate nel 2022 e previste anche per il 2023. Anche con qualche ritardo sulle pensioni minime.

In particolare, in tanti attendono ancora l’adeguamento definitivo del trattamento, a 600 euro mensili per gli over 75.

Nel calendario programmato dell’Ente nazionale della previdenza sociale, per i prossimi mesi sono riportate diverse ricorrenze standard, l’occhio cade su quelle principali, come appunto la quattordicesima e tredicesima mensilità e così via.

Il vero problema è, che la somma aggiuntiva sulla pensione, non spetta di diritto per tutte le prestazioni previdenziali.

Come sapere se mi spetta la quattordicesima 2023?

Alla fine, la quattordicesima mensilità rappresenta un’opzione ottenibile solo sulle pensioni che rientrano nei requisiti.

O meglio, accreditata sulle prestazioni previdenziali per chi compie 64 anni e rientra nei requisiti dettati dalla normativa vigente.

In buona sostanza, il limite reddituale associato alla somma aggiuntiva, non può risultare più alto di 2 volte il trattamento minimo, ovvero uguale o inferiore a 14.657,24 euro.

Diversamente, se il pensionato non raggiunte tale limite anagrafico o supera la soglia reddituale, non ha diritto alla quattordicesima mensilità, ma potrà ricevere esclusivamente i ratei di tredicesima maturati, se spettante.

Quale importo spetta di quattordicesima?

Gli aventi diritto ricevono un importo tra 336 e non oltre 655 euro, nel cedolino di luglio 2023.

Per ulteriori approfondimenti, si consiglia di leggere questo articolo: “Quando si prende la quattordicesima 2023? Come si calcola e chi ne ha diritto“.

L’Ente nazionale della previdenza sociale riconosce la somma aggiuntiva sulle pensioni direte e indirette.

E invece, non spetta, agli invalidi civili, sull’indennità di accompagnamento e sugli assegni sociali.

Sono escluse dalla somma aggiuntiva alla pensione per la natura della prestazione diverse tipologie di indennità, tra cui: Ape sociale, ape volontario, isopensione, espansione e così via.

La quattordicesima non spetta sulle pensioni delle Casse professionali.

Se non ricevo la quattordicesima INPS 2023, cosa posso fare?

Secondo quanto disposto dall’Ente nazionale di previdenza sociale nel messaggio n. 2592/2022, nell’ipotesi in cui i pensionati non ricevono la somma aggiuntiva alla pensione e ritengono di rientrare nei requisiti disposti dall’attuale normativa, possono presentare istanza di ricostruzione.

Si tratta della presentazione della domanda di ricostituzione del reddituale percepito dal pensionato. Solo in questo modo l’Ente potrà riconoscere la quattordicesima ed erogare la prestazione spettante.

La richiesta potrà essere presentata in forma telematica, se muniti delle credenziali digitali, quali: SPID (Sistema pubblico Identità Digitale), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0).

Diversamente, la domanda di ricostruzione potrà essere presentata attraverso il patronato.