L’Italia di atletica è radunata a Roma per la staffetta e tra gli azzurri c’è anche Filippo Tortu, l’uomo icona dell’oro della staffetta 4X100 di Tokyo 2020, quando l’ultima frazione lo ha consegnato alla storia dello sport azzurro.
Negli occhi di tutti l’ultimo respiro della staffetta con Tortu che batte di un centesimo l’atleta della Gran Bretagna e consegna un oro leggendario per i nostri colori.

L’anno scorso il brianzolo non andò in finale dei 200 metri al Mondiale per millesimi, per poi vincere un bel bronzo agli Europei e ora è in preparazione per la stagione all’aperto, che si prospetta florida per un movimento di atletica azzurro in netta ascesa, come dichiarato dal presidente FIDAL Stefano Mei.

Staffetta e individuale: gli obiettivi di Filippo Tortu

L’inverno è stato scarso di gare, ha corso solo i 60 metri di Stoccolma ma ha nel mirino i Mondiali di Budapest, dove punterà sia alla prestazione individuale che di squadra.
A Roma sta preparando la stagione con Marcell Jacobs, Samuele Ceccarelli, Fausto Desalu, Lorenzo Patta e altri atleti azzurri, e il 24enne ha dichiarato di essere pronto a togliersi grande soddisfazioni complice anche un inverno abbastanza blando a livello di impegni agonistici.

Il suo medagliere Mondiale è ancora vuoto e, nonostante la giovane età e i margini di miglioramento, il velocista azzurro vuole subito mettere un tassello con una prima medaglia, magari d’oro, già dai Mondiali di Budapest di quest’estate.

Ho tanta fame dopo questo inverno. Ho voglia di gareggiare, è tanto che non lo faccio. Ho voglia di fare un bel 200, di tornare a correre all’aperto. Questo raduno mi darà quegli stimoli che mi servono ad andare in pista più deciso che mai. Non ho ancora deciso il programma. Facciamo questo raduno e poi vediamo come starò, poi deciderò cosa fare