Un aereo militare statunitense ha volato sopra l’isola di Taiwan, scatenando l’ira della Cina che si è sentita “provocata”. Non accennano a placarsi, quindi, le tensioni tra il gigante asiatico e gli Stati Uniti, con le forze militari cinesi che hanno dichiarato di aver monitorato il passaggio di un mezzo militare sopra lo stretto, tra l’isola e lo stato asiatico.
Taiwan, aereo militare statunitense vola sopra lo stato insulare
Il teatro orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese ha affermato di aver individuato il passaggio di un aereo da pattugliamento marittimo statunitense P-8A Poseidon, denunciando alcune recenti azioni ritenute “provocatorie” compiute dai mezzi militari degli Stati Uniti sullo Stretto di Taiwan.
L’Esercito Popolare di Liberazione, quindi, si è immediatamente mosso per rispondere alla provocazione e, tramite un comunicato firmato dal portavoce Shi Yi, ha dichiarato:
“Il teatro orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese ha organizzato aerei da combattimento per seguire e monitorare l’aereo statunitense durante tutto il processo. Negli ultimi tempi navi e aerei da guerra statunitensi hanno spesso effettuato azioni provocatorie, dimostrando pienamente che gli Stati Uniti sono un perturbatore della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan e creano rischi per la sicurezza nello Stretto di Taiwan. Le truppe del teatro mantengono sempre un alto livello di allerta e difendono risolutamente la sovranità e la sicurezza nazionale, nonché la pace e la stabilità regionali”.
Un messaggio che lascia scampo a pochi spunti e che fa capire come la Cina non abbia affatto gradito il passaggio del P-8A Poseidon a ridosso dello Stretto di Taiwan, non stato fosse stato annunciato nelle scorse ore, proprio perché la Settima Flotta Usa si trovava in quel punto. L’esercito statunitense, inoltre ha tenuto a precisare come il transito dell’aereo militare serva a “dimostrare l’impegno degli Stati Uniti per un libero e aperto Indo-Pacifico”.
La risposta cinese
Com’era facilmente prevedibile, la risposta cinese non si è fermata esclusivamente ad un comunicato ufficiale. Il ministero della Difesa dell’isola di Taiwan ha dichiarato che un drone da combattimento a lungo raggio, in grado di trasportare un carico di armi di grandi dimensioni, è in volo per l’isola. Oltre a questo, però, nelle ultime 24 ore sono stati individuati 38 velivoli cinesi, tra cui anche il TB-001. Secondo i media locali si tratta della prima volta che un aereo militare cinese gira intorno all’isola da un estremità all’altra della linea mediana.
Il ministero ha aggiunto che 19 velivoli hanno “attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan o sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan a sud-ovest, sud-est e nord-est”. Si tratta del numero più alto di incursioni da quando la Cina ha concluso tre giorni di esercitazioni all’inizio del mese.
Oltre ai mezzi aerei sono state segnalate anche 6 navi dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese, a cui le Forze Armate di Taiwan hanno risposto alzando i caccia e schierando il proprio sistema missilistico. Alcune fonti militari di Taiwan hanno segnalato che, per la prossima settimana, arriveranno sull’isola dei rappresentati di 25 contractors della Difesa statunitense per il Taiwan-Us Defense Industry Forum.