Destra israeliana in piazza per la riforma della giustizia a Gerusalemme. In 200mila a esprimere sostegno al governo e al progetto di riformare il settore sottraendo alcuni poteri alla Corte Suprema. Il premier Netanyahu si dice commosso
Destra israeliana e riforma della giustizia
Ben 200mila persone si sono riunite nel pomeriggio di oggi davanti alla Knesset a Gerusalemme a sostegno della riforma giudiziaria, alla presenza di vari ministri del governo e parlamentari della coalizione, tra cui il ministro della Giustizia Yariv Levin. “Il popolo vuole la riforma“, è lo slogan con cui è stata organizzata la manifestazione di sostegno diventato anche un coro da parte dei presenti che si sono detti contrari a eventuali emendamenti al progetto.
Chi c’era nella platea
Alla manifestazione hanno preso parte moltissimi religiosi e nazionalisti israeliani. Degno di nota il fatto che molti genitori abbiano deciso di portare con sé i propri figli nella folla. Intervistati dai quotidiani locali alcuni dei presenti hanno espresso sdegno per la Corte Suprema asserendo al fatto che un organo con troppi poteri fosse solo lesivo per gli interessi dello stato ebraico. Non mancano le proteste da parte dell’opposizione all’indirizzo del partito Likud del quale fa parte Netanyahu. Gli oppositori hanno visto nella manifestazione di oggi pomeriggio un evento strumentalizzato. Assente alla protesta parte della comunità Haredi.
Le parole del premier Netanyahu
Il premier Benjamin Netanyahu, contesto in questi mesi, ritrova il supporto di una larga fetta dei suoi cittadini. Netanyahu si dice colpito in maniera positiva: “Ringrazio le centinaia di migliaia di israeliani che sono giunti a Gerusalemme stasera per sostenere il nostro governo. La vostra passione e il vostro patriottismo mi commuovono profondamente” ha scritto su Twitter.
I thank the hundreds of thousands of Israelis who came to Jerusalem tonight to support our government. Your passion and patriotism moves me deeply. pic.twitter.com/F0aC0ETAFd
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) April 27, 2023