Nuove indennità per malattia e degenza di collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.) e iscritti alla Gestione separata Inps, nonché congedi parentali a lavoratrici autonome e congedi straordinari per chi si prende cura di familiari in condizione di disabilità grave: l’Inps ha reso noto gli importi del 2023 che sono in aumento rispetto allo scorso anno. In particolare, ai collaboratori e ai lavoratori iscritti alla Gestione separata Inps, quali ad esempio, gli artigiani, commercianti, i soci coop, gli agricoli e gli stranieri, spetta un’indennità giornaliera di malattia giornaliera da un minimo di 24,88 a un massimo di 49,76 euro. Lo scorso anno, le cifre erano rispettivamente 23,02 e 49,76 euro.

Indennità malattia degenza co.co.co. e iscritti alla Gestione separata Inps: quali sono gli importi 2023?

Sono i nuovi importi per le indennità di malattia e degenza stabiliti dall’Inps con la comunicazione numero 43 del 2023. Peraltro, l’Istituto previdenziale ammette alle indennità più lavoratori rispetto al 2022. Infatti, potranno fruire del sostegno i collaboratori con tetto di reddito fissato, per il 2023, a 73.509,80 euro rispetto ai 73.138.50 euro del 2022. Per collaboratori e iscritti alla Gestione separata Inps, l’indennità di malattia è fissata a un importo pari alla metà di quella spettante per la degenza ospedaliera.

Indennità malattia degenza, calcolo

Per il calcolo dell’indennità di degenza ospedaliera, è necessario far riferimento a una delle tre differenti percentuali, pari al 16%, al 24% e al 32%, corrispondenti ai mesi di contribuzione accreditata nell’anno che precede il ricovero stesso. Pertanto, il 16% spetta per contribuzione da uno a quattro mesi; il 24% da cinque a otto mesi; il 32% da nove a dodici mesi. Conti alla mano, dunque, gli importi dell’indennità stabiliti dall’Inps sono i seguenti:

  • 49,76 euro per i collaboratori con contribuzione da uno a quattro mesi nell’anno precedente il ricovero;
  • 74,64 euro se i mesi sono da cinque a otto;
  • 99,52 euro da nove a dodici mesi.

Rispetto al ricovero, dunque, l’indennità giornaliera di malattia è pari a:

  • 24,88 euro da uno a quattro mesi di contribuzione nell’anno precedente la malattia;
  • 37,32 euro da cinque a otto mesi;
  • 49,76 euro da nove a dodici mesi.

La circolare Inps fissa inoltre i nuovi importi a favore delle lavoratrici autonome per l’indennità di congedo parentale. Infatti, per i due mesi che precedono il parto e per i tre susseguenti, le autonome beneficiano delle seguenti somme giornaliere:

  • 48 euro per le coltivatrici dirette, le colone, le mezzadre e le imprenditrici agricole professionali;
  • 53,95 euro alle commercianti e artigiane;
  • 29,98 euro alle pescatrici.

Congedo straordinario per assistenza familiari in condizione di disabilità grave: quanto spetta dall’Inps?

Infine, la circolare Inps 53 del 2023 fissa anche gli importi dei congedi straordinari a favore dei lavoratori dipendenti che assistano familiari in condizioni di disabilità grave. Il congedo può essere concesso per un periodo limite di due anni in tutta la carriera lavorativa. Si tratta di un congedo straordinario la cui indennità dipende dalla retribuzione percepita nel mese che precede l’inizio del congedo entro un tetto di reddito che era stato stabilito in origine a 36.151,98, pari a 70 milioni di lire del 2021.

L’Inps avvisa che per il 2023 questo limite è stato rivisto al rialzo. Possono dunque richiedere il congedo straordinario i lavoratori dipendenti fino al limite di 53.686,65 euro. L’importo massimo giornaliero corrisponde a 110,59 euro, per un totale limite di 40.366 euro nei due anni.