L’ex presidente degli Usa Donald Trump ha attaccato pubblicamente Joe Biden durante il suo primo comizio elettorale in New Hampshire da quando Biden ha annunciato la sua campagna per la rielezione alle Presidenziali 2024.
Biden si è dimostrato alquanto incompetente, distruggendo il Paese e i suoi valori fondanti. Siamo una nazione in grave crisi, una nazione che ha perso la sua strada maestra
Il tycoon ha dichiarato inoltre che l’attuale leader della Casa Bianca costituisce “una minaccia per la democrazia“, poiché non ha alcuna idea di quello che sta facendo. “Siamo guidati da una persona senza prospettive e orientamento“, ha chiosato Biden.
Trump ha poi attaccato anche Hillary Clinton, sua avversaria nelle Presidenziali 2016, affibbiando ora l’appellativo “crooked” (ossia disonesto) a Biden.
Comizio Trump New Hampshire, la gag anti-transgender
Nel suo lungo monologo davanti alla platea del New Hampshire, la critica ha colto alcuni aspetti dell’udienza di Trump per le presidenziali 2024. Alcuni momenti decisamente carichi di significato politico, in cui l’ex presidente ha mostrato tutto il suo carattere istrionico e teatrale.
Per esempio, quando ha toccato l’argomento della comunità Lgbtq (e in particolare i trans) Trump ha imitato una donna che sollevava dei pesi, producendosi in una serie di grugniti e lamenti per sottolineare la fatica.
Vi dirò un’altra cosa che ho in mente: terrò gli uomini fuori dagli sport femminili e viceversa. Dovrei farlo seriamente?
La folla, in delirio, ha acclamato questa sua provocazione, a cui è seguita un’altra imitazione di un atleta transgender che sollevava facilmente lo stesso peso.
La vera sfida: conquistare gli Under 30
Altro passaggio interessante riguarda il suo grado di popolarità nella fascia d’età più giovane. Trump si è detto convinto di essere estremamente popolare nei campus universitari e tra la Generazione Z:
Impegnarsi con i giovani elettori è fondamentale, penso che lo stiamo facendo. Ma non lo sentirete pronunciare ai quattro venti nell’opinione pubblica.
Secondo il portale AP VoteCast, un ampio sondaggio nazionale sull’elettorato risalente allo scorso dicembre ha dichiarato che il 53% degli under 30 ha votato per i democratici, contro il 41% dei repubblicani. La forbice si è però assottigliata rispetto al 2020, quando le percentuali erano rispettivamente del 61% e del 36%