Scostamento di bilancio di 3,4 miliardi di euro nel 2023, nella giornata di oggi, 27 aprile, la Camera ha respinto la risoluzione proposta dai partiti di maggioranza. Per essere approvato, lo scostamento di bilancio necessitava di 201 voti a favore, obiettivo che è stato fallito. La risoluzione, infatti, ha ottenuto 195 voti favorevoli, sei in meno di quanti ne necessitavano. I contrari sono stati 19 e gli astenuti (Pd e Movimento 5 Stelle) 105. Terzo Polo e Avs hanno votato contro.

In giornata, lo scostamento di bilancio aveva ottenuto il sì al Senato con 110 voti favorevoli, quattro astenuti a 59 contrari. Nelle risoluzioni degli impegni della maggioranza per lo scostamento (altri 4,5 miliardi nel 2024) figuravano, tra gli altri obiettivi, l’aumento delle pensioni minime e d’invalidità e il taglio del cuneo fiscale.

Scostamento di bilancio: che cos’è e a cosa serve

Non è passato lo scostamento di bilancio proposto dalla maggioranza di governo alla Camera nella giornata di oggi. Lo strumento consente di ottenere il via libera delle Camere di deviazioni temporanee nella misura dello 0,5% di bilancio sia nel caso in cui la Nazione debba affrontare degli eventi eccezionali (quale è stato, ad esempio, il coronavirus), che per portare a termine riforme strutturali rilevanti, in particolare per le misure previdenziali. Affinché lo scostamento di bilancio possa essere autorizzato è necessario mantenere un margine adeguato rispetto all’obiettivo del 3 per cento di deficit in rapporto al Pil.

Scostamento di bilancio, convocato un nuovo Consiglio dei ministri per vararne uno nuovo

L’autorizzazione delle Camere è necessaria per varare la risoluzione del Documento di economia e finanza (Def) proposta dai gruppi di maggioranza. Pertanto, la bocciatura alla Camera ha bloccato le successive risoluzioni del Def. Alle 18:30 di oggi, 27 aprile, è stato convocato il Consiglio dei ministri per varare un nuovo scostamento di bilancio differente da quello bocciato dalla Camera. Tra le priorità della maggioranza di governo nella risoluzione al Def di scostamento di bilancio c’è quella dell’aumento delle pensioni minime nella prossima Manovra finanziaria. A tal proposito, la maggioranza si è impegnata per valutare eventuali spazi di bilancio per intervenire sulle minime.

Risoluzione taglio del cuneo fiscale e aumento pensioni minime

Nel documento, inoltre, si fa riferimento a proseguire sull’azione di riduzione del cuneo fiscale con le misure messe in campo dal governo per aumentare le buste paghe dei lavoratori dipendenti, anche al fine di contrastare l’inflazione. Ulteriore obiettivo è quello del sostegno strutturale alla natalità e alla famiglia, mediante l’introduzione di misure che vanno nella direzione del potenziamento dei servizi territoriali deputati alla cura dei bambini, alla protezione della maternità, alle iniziative che possano permettere una migliore conciliazione dei tempi di lavoro e di tempo libero e di protezione della famiglie con figli dal punto di vista del Fisco. L’obiettivo è quello di invertire, in via progressiva, la tendenza della denatalità, anche per migliorare il rapporto tra pensioni e sostenibilità dei conti pubblici.

Pensioni invalidità in aumento nella legge di Bilancio 2024

Altro capitolo cruciale per lo scostamento del bilancio bocciato dalla Camera, è quello degli aumenti delle pensioni di invalidità. A prevederlo è la risoluzione presentata al Senato con la quale la maggioranza si impegna anche sul fronte dell’innalzamento delle pensioni d’invalidità, oltre a quelle minime, nella prossima legge di Bilancio. Il governo, inoltre, si è impegnato anche sul fronte del contrasto alla delocalizzazione delle grandi imprese che ha indebolito le potenzialità italiane sul fronte del tessuto produttivo di qualità e provocato disoccupazione e standardizzazione dei prodotti.