Vincenzo Accurso, Rsu della ex Whirlpool e da oggi dell’acquisitrice Tea Tek Group, sorride per la notizia di oggi ma non riesce ad esultare, perché “Negli ultimi 4 anni ci hanno fatto di tutto“. La notizia di oggi ha risollevato lo spirito dei 312 lavoratori che adesso dovranno intraprendere un nuovo percorso, che richiederà tempo, ma per ora possono tirare un sospiro di sollievo. La Tea Tek Group, azienda italiana leader negli impianti elettrici e fotovoltaici, ha vinto il bando indetto in seguito alla chiusura delle attività della Whirlpool del sito di Napoli. “E’ una notizia positiva, ma ne abbiamo subite talmente tante che io ho guardato gli altri festeggiare, ma da sindacalista non riesco a gioire fino in fondo, non almeno fino a quando la situazione davanti a noi sarà chiara”. A parlare così, contattato da noi di tag24.it, è Vincenzo Accurso, ex dipendente della Whirlpool e ora assorbito dalla nuova proprietà, che combatte da 4 anni per tutto quello che è successo, da quando quel 31 maggio del 2019 la multinazionale produttrice di lavatrici di alta gamma decise da un giorno all’altro, di chiudere e mandare a casa oltre trecento lavoratori. Accurso è Rappresentante Sindacale di fabbrica e lui per e con gli altri ha lottato per tutto questo tempo, per riuscire a conservare il posto di lavoro. Oggi è arrivata la notizia del passaggio di proprietà del sito, avvenuto tramite un bando. “Secondo quanto stabiliva il bandoci spiega Vincenzo Accursola società subentrante doveva garantire l’assorbimento di tutti i lavoratori rimasti senza impiego con i vecchi inquadramenti”. Quindi, se il bando è stato assegnato, evidentemente è così? “Si è così, ma io prima di cantare vittoria voglio vedere come andranno davvero le cose”.

Accurso, ex Whirlpool, “Oggi hanno ufficializzato la cessione, ora aspettiamo l’incontro al MIMIT del 16 maggio per conoscere il nostro futuro”

Per ora lui, come gli altri dipendenti, hanno saputo dell’ufficialità del cambio di proprietà avvenuta oggi, del resto verranno informati nelle prossime settimane. “Il 16 maggio abbiamo un tavolo programmato al MIMIT (Ministero delle imprese e del Made in Italy) – durante il quale conosceremo i vertici della nuova società, ci verrà illustrato il piano industriale e vedremo cosa è stato rispettato del bando che ha permesso l’acquisizione”. All’incontro prenderanno parte naturalmente i rappresentanti dei sindacati, la Regione Campania, rappresentanti del Comune, il prefetto di Napoli e per il ministero la sottosegretaria Fausta Bergamotto. Durante la riunione verrà spiegato tutto quello che dovrà succedere da oggi, giorno dell’insediamento ufficiale della nuova società, fino a quando ripartirà la produzione. “Sarà un percorso lungo – ha spiegato Accurso – ci vorranno almeno 3 o 4 mesi per conoscere bene e stabilire la strada che verrà seguita. Poi almeno un anno un anno e mezzo prima che tutto venga ricostruito. Il sito precedente è stato completamente svuotato e smantellato e ora dovrà essere ricostruito da zero da una nuova società“. Dopo i 4 anni di lotte appena passati, forse si comincia a vedere un po’ di luce. “Dopo 4 anni in cui ne abbiamo subite tante, la chiusura improvvisa e poi con le nostre lotte siamo riusciti a mantenere il lavoro fino al 2021. Due anni oltre il tempo annunciato dalla Wirlpool”. Ora l’obiettivo è mantenere ancora un sostentamento per i lavoratori perché presto scadrà il vecchio accordo. “La Naspi ( l’indennità mensile di disoccupazione erogata ai lavoratori, con rapporto di lavoro subordinato, che hanno perso l’occupazione), ancora in essere termina a novembre. Quindi noi speriamo venga fatta velocemente la nuova formazione e che ci venga garantito un sostegno fino alla nuova apertura delle attività”. Fino a che c’era il vecchio proprietario la produzione riguardava elettrodomestici, ora i lavoratori dovranno studiare per diventare produttori di impianti fotovoltaici. La Tea Tek, società acqurente, sembra più che solida. “E’ italiana – ci ha spiegato Vincenzo Accurso – di Acerra esattamente, quindi sta qui in Campania. La sede di Acerra ha già 900 dipendenti e vuole ampliarsi e da quello che abbiamo saputo ha una partnership con gli Emirati Arabi”. Ora, dopo quattro lunghissimi anni, un altro passo importante sarà aspettare l’incontro del 16 maggio, sperando che le risposte che riceveranno i 312 lavoratori siano quelle giuste per continuare a costruire il futuro loro e delle loro famiglie.