Scostamento bilancio, la Camera lo boccia. È stata respinta, in aula alla Camera, la risoluzione di maggioranza sulla richiesta di scostamento: il testo ha infatti ottenuto 195 voti favorevoli ma ne servivano 201 per il meccanismo della maggioranza assoluta. La Camera è stata dunque sospesa dal presidente di turno, Fabio Rampelli.

Scostamento bilancio Camera boccia. La cronaca

Era necessaria la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea: il testo è stato bocciato con 195 sì, 105 astensioni e 19 no. 

L’esito del voto è stato proclamato dal vicepresidente Fabio Rampelli, anche se inizialmente nessuno aveva compreso che la bocciatura di quella risoluzione, per la quale è richiesta una maggioranza qualificata, determinasse l’impossibilità di votare le risoluzioni sul Def.

Un bel pasticcio, anche perché il Governo è andato sotto per la prima volta su una tematica così importante. Dopo quasi un minuto di incertezza è partito l’applauso dell’opposizione.

Perché fosse approvata, la risoluzione sullo scostamento di bilancio alla Camera doveva passare con almeno 201 voti a favore, obiettivo che la maggioranza ha mancato per sei voti. A favore hanno votato i deputati della maggioranza, si sono astenuti quelli di Pd e M5S mentre contro hanno votato quelli di Avs e del Terzo Polo.

Dopo qualche secondo di incertezza, l’opposizione è esplosa in un applauso. La seduta è ora sospesa: la mancata approvazione della risoluzione sullo scostamento di bilancio non consente infatti di votare le risoluzioni sul Def.

Lo scostamento non passa per le assenze, la rabbia di Giorgetti

Giancarlo Giorgetti è incredulo per quello che è successo. Stenta a credere che sia accaduto per davvero. E’ tra i banchi del Governo, resta seduto per una ventina minuti. In silenzio. Scuro in volto e accigliato. Poi lascia va via e non ce la fa più e sbotta: “Questi non si rendono conto di quello che stanno facendo, servirebbe un’alfabetizzazione parlamentare“.

In mattinata si rivota di nuovo, alla Camera e al Senato. Con i deputati assenti ieri. Richiamati, uno per uno, fino a tarda sera, anche con la raccomandazione del Premier Meloni. Una figuraccia che era meglio non ci fosse in questo momento.