Superbonus ed ecobonus caldaie, le nuove regole europee in arrivo con le direttive Case green, Ecodesign ed Ecolabelling ridefiniranno anche il sistema dei bonus casa in Italia. È un percorso obbligato dagli obiettivi di sostenibilità in rapporto alle emissioni di CO2 delle fonti energetiche fossili e dal cambiamento climatico. Si inizierà dalle caldaie a gas e dai sistemi ibridi di riscaldamento che andranno verso lo stop definitivo per puntare alle pompe di calore. Cambiare la caldaia con il superbonus sarà possibile purché si rientri nei lavori trainati. Ma si potrà continuare a puntare sull’ecobonus che, ad oggi, consente il beneficio fiscale, a seconda dei casi, del 50% o del 65%.

Superbonus ecobonus caldaie, ecco come cambiano i bonus casa con nuove direttive Eu: premiati incentivi su pompe di calore elettriche

Ancora superbonus con lavori trainati ed ecobonus nel futuro ridisegnato dei bonus casa per l’efficientamento energetico. Le regole in arrivo dall’Europa sui sistemi di riscaldamento e di climatizzazione andranno a incidere direttamente sui bonus casa, ridefinendo mappa e calendari degli incentivi edilizi. Il primo step non è troppo distante ed è fissato al 1° settembre 2025, giorno a partire dal quale quasi tutti i sistemi ibridi a pompa di calore con caldaia a condensazione andranno verso l’esclusione. In più anche le caldaie a condensazione saranno a rischio di stop definitivo. Le direttive europee in arrivo sull’efficientamento delle abitazioni assegneranno sconti, incentivi e bonus solo ai sistemi a pompa di calore. Anche perché, nel frattempo, la direttiva Ecodesign avrà completato l’esclusione totale di tutte le caldaie a gas agli sconti fiscali, con il divieto definitivo di vendita dal 2029.

Superbonus ecobonus caldaie, conviene investire in sistemi ibridi e caldaie?

Attualmente l’ecobonus incentiva la sostituzione dei sistemi di riscaldamento con le caldaie a condensazione. Lo sconto fiscale nel 2021 ha mosso addirittura 2,4 miliardi di euro di investimenti nel patrimonio immobiliare italiano. Le pompe di calore sono arrivate a circa un miliardo, facendo registrare un record in un solo anno dal momento che, nel settennato 2014-2020, avevano mosso investimenti per 1,3 miliardi di euro. Numeri molto meno rilevanti per i sistemi ibridi che non vengono rilevati in modo automatico ma che comunque non hanno avuto grande impatto sui bonus casa. La novità più rilevante in arrivo dalle nuove regole europee con le direttive Ecodesign e Ecolabelling, attualmente in fase di studio presso la Commissione europea, è il cambio di incentivi verso i sistemi a pompe di calore elettrici alimentati da fonti rinnovabili, gli unici che possono vantare un punteggio elevato nell’ambito della nuova classificazione dell’efficientamento energetico.

Quante classi energetiche si ottengono con caldaie, sistemi ibridi e pompe di calore?

Nel 2024 arriverà il divieto di finanziare sconti sulle caldaie a gas prima del definitivo divieto di commercializzazione a partire dal 2029. La direttiva Ecodesign, in tal senso, disegnerà incentivi solo per i sistemi che abbiano un quoziente di efficienza energetica di 115 punti, raggiungibile unicamente dalle classi energetiche più alte, B e C (la A rappresenta una casella vuota attualmente). Ciò significa che tutte le caldaie, anche quelle alimentate da gas rinnovabili, non raggiungeranno il punteggio utile sia per essere sostenute dai bonus casa, che per essere commercializzate, uscendo definitivamente dal mercato. I bonus casa, dunque, dovranno puntare dal 1° settembre 2025 a raggiungere le due classi più alte dalle quali usciranno anche i sistemi ibridi che saranno declassificati in D ed E, non destinatarie di incentivi.

Direttive europee, stop ai bonus caldaie dal 1° settembre 2025

Sul superbonus, nel 2023 al 90 per cento di beneficio fiscale, il cambio delle caldaie consente l’incentivo se l’intervento è classificato come trainato. Rispetto all’ecobonus, nel 2021 con il vecchio 110% i contribuenti avevano raccolto 565 milioni di investimenti sulle caldaie e 861 milioni sulle pompe di calore. Con le nuove direttive europee la novità più rilevante sarà l’uscita dalle agevolazioni dei sistemi ibridi, che non hanno particolare appeal nell’ecobonus ma che nel superbonus hanno fatto registrare investimenti rilevanti nel 2021, pari a 1,2 miliardi di euro. La spiegazione di questo boom di investimenti e incentivi risiede nel fatto che questi sistemi permettono di raggiungere agevolmente le due classi energetiche in più richieste per i lavori di efficientamento energetico in superbonus.

Superbonus ed ecobonus caldaie, incentivi e sconti alle pompe di calore elettriche

I nuovi bonus casa andranno nella direzione di agevolare i lavori di efficientamento che puntino alle due classi energetiche più alte, nel frattempo assegnate a differenti sistemi di riscaldamento e di condizionamento rispetto a quelli attuali. Le direttive europee stabiliranno che ecobonus e superbonus potranno andare a vantaggio solo di quei sistemi che effettivamente permettano di avanzare con le classi energetiche secondo i nuovi parametri. Nella scelta degli investitori peseranno pertanto le pompe di calore elettriche, alimentate da fonti rinnovabili, sulle quali saranno concentrati gli sconti fiscali.