L’hotspot di Lampedusa è sempre più al collasso e la situazione di emergenza delle ultime ore ha portato a una serie di trasferimenti di migranti dall’isola, di cui uno di 250 persone verso Catania.

Migranti, situazione critica a Lampedusa, in 250 trasferiti a Catania

L’hotspot di Lampedusa nuovamente al collasso ha portato alla pianificazione di una serie di trasferimenti di migranti dall’isola verso varie località, tra cui Catania, che ne accoglierà 250. I migranti sono sbarcati al porto etneo a metà mattina e lì sono stati sottoposti ai controlli di rito. Successivamente, sotto la supervisione della Protezione Civile presente in banchina, sono stati trasferiti all’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena.

Il trasferimento è avvenuto nella mattinata di oggi, giovedì 27 aprile, per mezzo della nave Vega della Marina militare.
Lo sbarco faceva parte di un’operazione di ben più ampia portata. A bordo dell’imbarcazione erano presenti, infatti, circa il doppio delle persone rispetto a quelle scese al porto di Catania. Gli altri 250 migranti sono rimasti sulla Vega che li porterà verso Augusta, nella zona di Siracusa.

L’operazione è stata decisa d’urgenza, ed è stata ordinata per dare respiro all’hotspot dell’isola siciliana che vedeva, in mattinata, la presenza di 2705 ospiti, a fronte di una capienza massima di meno di 400. A questa, nel corso della giornata di oggi, ne seguiranno altre anche per via aerea, con tre velivoli militari che trasferiranno tre gruppi di 90 persone ciascuno, diretti verso gli aeroporti di Trapani, Sigonella e Cagliari.

Sbarchi Lampedusa, oltre mille persone nelle ultime 24 ore

Sono stati ben 20 gli sbarchi che, nelle ultime 24 ore, hanno portato a Lampedusa oltre mille persone, andando a peggiorare una situazione già drammatica, dovuta agli arrivi che hanno visto protagonista l’hotspot dell’isola nei giorni scorsi.

Peggioramento proseguito ulteriormente nella giornata di oggi dove, fin dalle prime luci dell’alba di questa mattina, altre 41 persone, rimaste bloccate su un barchino nell’area Sar maltese, sono state tratte in salvo dalla nave Nadir della ONG Resqship, che le ha poi trasportate al porto di Lampedusa.

Una situazione che, in vista dei mesi estivi a venire – periodo nel quale, storicamente, si assiste a un aumento dei flussi migratori, favorito dalle migliori condizioni atmosferiche – non può che rappresentare un campanello d’allarme.