Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano il premier ucraino Denys Shmyhal, per un colloquio che ha visto uno scambio di doni tra i due dalla forte valenza simbolica in merito al tema della pace.
Papa Francesco e l’udienza in Vaticano con il premier ucraino: “La pace è un fiore fragile”
È durato trenta minuti l’incontro tra Papa Francesco e il premier ucraino Denys Shmyhal, in visita al Vaticano nella mattinata di oggi, 27 aprile, accompagnato dalla sua delegazione.
Protagonista del colloquio tra i due, inevitabilmente, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e il tema della pace. Quest’ultimo espresso simbolicamente dai due nel rituale scambio di doni. Da un lato, infatti, il Pontefice ha donato a Shmyhal un fiore realizzato in bronzo dove campeggia la scritta “La pace è un fiore fragile”, accompagnato dal Messaggio per la Pace di quest’anno e al Documento sulla Fratellanza Umana. A questi regali si aggiungono, poi, due volumi che tornano a ribadire il concetto dell’importanza della ricerca di un percorso di pacificazione: Statio Orbis, pubblicato nel 2020 dalla LEV (Libreria Editrice Vaticana) e Un’Enciclica sulla pace in Ucraina.
Il primo ministro ucraino, dal canto suo, ha scelto di omaggiare Bergoglio con la replica di una caraffa in ceramica scampata a un bombardamento russo nelle vicinanze della capitale Kiev e con alcune spighe di grano del suo paese. Anche Shmyhal, poi, ha donato a Papa Francesco un libro: un volume con foto relative al conflitto e alla resistenza del popolo ucraino.
Shmyhal: “Ho chiesto aiuto al Papa per i bambini ucraini deportati dalla Russia”
Nel corso della conferenza stampa organizzata presso la sede della Stampa estera, il Primo ministro ucraino ha rivelato alcuni degli argomenti affrontati nel colloquio con il Pontefice. Shmyhal ha detto di aver invitato nuovamente Bergoglio in Ucraina e di aver discusso con lui del piano di pace prospettato da Zelensky. In particolare, poi, il premier ucraino ha chiesto al Papa un intervento per risolvere la questione dei bambini deportati dalla Russia.
“Ho chiesto l’assistenza del Vaticano e del Papa per la restituzione dei bambini che sono stati presi con la forza dalla Russia”.
La guerra in Ucraina e gli sforzi del Papa per la ricerca della pace
L’incontro faceva parte del programma della visita di questi giorni del premier ucraino in Italia e ha avuto luogo, infatti, dopo la sua partecipazione alla Conferenza bilaterale per la ricostruzione del suo Paese, tenuta ieri al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma.
Shmyhal ha riferito di aver parlato con il Pontefice anche del ruolo che il Vaticano può avere nel processo di pace. L’udienza rappresenta, infatti, un ulteriore, fondamentale passaggio nell’impegno di Papa Francesco per la ricerca di uno spiraglio di pace nel conflitto. Impegno che ha visto il pontefice più volte sottolineare la disponibilità del Vaticano a fare da mediatore tra Russia e Ucraina, e che vedrà un’altra tappa importante in questo senso nell’imminente viaggio di Bergoglio in Ungheria, nazione che vede una parte dei suoi confini condivisi proprio con l’Ucraina di Shmyhal e del presidente Volodymyr Zelensky.