Dopo la mobilitazione generale nazionale indetta dal sindacato Usi-Cit tra il 30 aprile e il 1 maggio – che per 24 ore metterà a rischio il trasporto ferroviario su tutto il territorio -, il 2 maggio 2023 uno sciopero di Faisa-Confail interesserà gli autoferrotranvieri. E causerà non pochi problemi, soprattutto nelle grandi città, dove autobus, tram, metro e ferrovie ex concesse (come la Roma-Lido) si fermeranno per quattro ore, con modalità che variano da luogo a luogo.

L’accordo nazionale sottoscritto in data 10 maggio 2022 ha nuovamente preso in giro la categoria con una ‘una tantum’ di 500 euro lordi (su scala parametrale e suddivisa in tranche) e con gli aumenti retributivi di 90 euro lordi suddivisi in tre tranche da 30 euro ciascuna per i mesi di luglio 2022, giugno 2023 e settembre 2023. Tutto ciò a fronte del rinnovo di un contratto scaduto da anni e con l’ultima tranche erogata alle soglie della scadenza di questo stesso accordo,

si legge nella nota diffusa dalle organizzazioni sindacali per rendere note le motivazioni della protesta. L’obiettivo, in sostanza, è fare in modo che le associazioni che rappresentano i datori di lavoro si rendano disponibili a un dialogo per adeguare i contratti collettivi nazionali alle esigenze essenziali dei lavoratori, relative alla sicurezza sul lavoro, all’organizzazione del lavoro e agli orari e altro. Dialogo che non sarebbe più procrastinabile. Ne ha dato comunicazione il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nelle scorse ore.

Sciopero 2 maggio 2023: da Milano a Napoli, ecco modalità e fasce orarie di riferimento

Roma

A Roma lo sciopero proclamato per il prossimo 2 maggio coinvolgerà tutta la rete Atac, Roma Tpl e Cotral, mettendo a rischio i mezzi pubblici sull’intero territorio dalle 8.30 alle 12.30. A riportarlo è il sito web ufficiale di Atac, che fa sapere che saranno toccati anche i collegamenti “eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento”. Durante lo sciopero, ribadisce l’azienda, non saranno garantiti i servizi normalmente offerti ai viaggiatori, come quello delle biglietterie e di scale mobili, ascensori e montascale.

Milano

Anche per i cittadini milanesi il rientro dal ponte del 1 maggio sarà tutt’altro che semplice: l’agitazione, già preannunciata dal Ministero, è stata infatti confermata anche dall’Atm, l’Azienda trasporti milanesi, con una nota. Nella città della Madonnina lo sciopero prenderà il via alle 8.45, fino alle 12.45 e, a seconda dell’adesione dei lavoratori, metterà a rischio tutte le corse dei mezzi pubblici.

Napoli

Anche l’Anm, la società che gestisce i trasporti pubblici a Napoli, ha fatto sapere che aderirà allo sciopero del 2 maggio. L’agitazione sindacale durerà sempre quattro ore, dalle 11 alle 15, senza fasce di garanzia per gli utenti. La circolazione dei mezzi cambierà in questo modo:

  • Per quanto riguarda le funicolari Centrale, Montesanto e Mergellina, l’ultima corsa garantita al mattino sarà quella delle 10.40; dopo la mobilitazione, si riprenderà alle 15.20;
  • Nel caso della linea 1 della metro, l’ultima corsa garantita da Piscinola e da Garibaldi sarà alle 10.20; nel pomeriggio, la prima corsa garantita da Piscinola sarà alle 15.51, da Garibaldi alle 16.31;
  • Per tram, bus e filobus il servizio sarà invece garantito fino a 30 minuti prima l’inizio dello sciopero e da 30 minuti dopo la sua fine.

A Catania la fascia oraria interessata sarà, infine, quella tra le 12 e le 16. In ogni caso, gli autoferrotranvieri incroceranno le braccia per lo stesso motivo: migliorare le proprie condizioni lavorative. Un tema che, discusso all’indomani della Festa dei lavoratori, che ricorda le battaglie operaie combattute per la conquista di maggiori diritti e sicurezza sul luogo di lavoro, appare ancor più significativo.