Gil per Rdc se manca questo documento difficilmente si avrà diritto al nuovo ammortizzatore sociale. Oltretutto, ci vorrà ancora tempo per vedere operativo il nuovo Reddito di cittadinanza, ma già trapelano notizie importanti sull’operatività della misura.
Gil per Rdc: se manca questo documento non si potrà avere il sussidio mensile
Sono moltissime le richieste di maggiori dettagli sul nuovo Reddito di cittadinanza 2024. Alla fine, il sussidio di Stato introdotto dal 2019 è stata una misura deterrente al dramma di povertà sociale. Tuttavia, i giorni corrono veloci e la misura sarà bene presto sostituita da un altro strumento più innovativo, più capace di garantire l’inclusione lavorativa.
Nei fatti, il governo Meloni già dai primissimi giorni del 2023, ha espressamente chiarito ogni punto sull’ammortizzatore di Stato. Ora la proposta di abolizione del sussidio si trova sul tavolo di governo e ben presto diventerà realtà.
Dal 2024 farà il suo ingresso il nuovo Reddito di cittadinanza, in chiave diversa strutturato come nuova Garanzia per l’inclusione lavorativa.
A riguardo, si precisa sin da subito che, nel corso dei mesi sono state diverse le proposte per sostituire il sussidio, tant’è vero che dopo tanti cambiamenti si è giunti alla nuova Gil per Rdc.
Analizziamo ora, i punti salienti del nuovo Rdc, in particolare, l’attenzione sarà rivolta ai documenti necessari per ottenere il beneficio economico.
La nuova Garanzia per l’inclusione lavorativa sostituirà l’Rdc
Al giorno d’oggi, però, ci sono tante notizie frammentarie sul nuovo Reddito di cittadinanza, nessuna comunicazione ufficiale sui criteri e condizione della nuova Gil.
L’obbiettivo è, insomma, rivolto all’inclusione lavorativa, come strumento necessario per contrastare il dramma sociale economico e culturale presente nel territorio italiano.
E, pertanto, il nuovo strumento avrà un maggior campo d’azione rispetto al Reddito di cittadinanza.
Secondo numerosi esperti, la nuova Gil sarà totalmente diversa dal Reddito di cittadinanza. Sarà, necessario, pertanto, capire quali potrebbero essere i documenti indispensabili per ottenere il beneficio.
Al riguardo, si precisa sin da subito che, non sono stati diramati i requisiti e condizioni ufficiali in tema di Garanzia per l’inclusione lavorativa. Tuttavia, esistono le prime notizie sulla misura contenuta nella bozza del decreto Lavoro ancora in fase di approvazione.
RdC diventa Gil e poi Gal e Pal
La vera questione, potrebbe riguardare la presenza del Patto per il lavoro, necessario per poter presentare la richiesta di ammissione alla nuova Gil per Rdc.
Infatti, come previsto nella Riforma del sussidio di Stato, si tratta di un documento indispensabile per accedere alle altre tipologie di misure che dovrebbero sostituire il Reddito di cittadinanza, con decorrenza dal 2024.
In particolare, il discorso cade sulla Prestazione di accompagnamento al lavoro – PAL, un’adesione necessaria per tutti i fruitori occupabili. Nello specifico, dovranno aderire al progetto i percettori del sussidio che rientrano tra 18 e sino a 59 anni che non rientrano nelle altre disposizioni normative di esclusione. In sostanza, fanno parte di nuclei familiari composti da minori, disabili o anziani.
È possibile che la Prestazione di accompagnamento al lavoro – PAL subisca dei correttivi con l’ingresso della nuova misura Gil per Rdc, ma sostanzialmente i punti chiave dovrebbe restare inalterati.
Non si esclude l’erogazione del beneficio per un periodo temporale ristretto pari ad almeno 7 mensilità. Nello stesso tempo, anche l’importo dovrebbe subire delle variazioni rispetto al Reddito di cittadinanza, tanto che dovrebbe attestarsi su un valore pari a 350 euro.
Oltretutto, il nuovo Reddito di cittadinanza diventerà una misura transitoria, necessaria per sostenere i percettori del sussidio ad accedere, poi alla nuova Garanzia per l’attivazione lavorativa – GAL.
Anche in quest’ultima circostanza assume una valenza decisiva la sottoscrizione del Patto per il Lavoro – PAL.
Il nuovo Reddito di cittadinanza 2024: regole e requisiti
Fino ad ora, l’opinione di numerosi esperti è stata quella di sostenere l’ingresso nella collettività del nuovo Reddito di cittadinanza. La Gil è, quindi, una misura necessaria per permettere quell‘inclusione lavorativa indispensabile per la crescita del Paese.
Il punto, in realtà è, che la nuova Gil conterrà dei paletti abbastanza rigidi. Nello specifico, dopo un periodo massimo di 30 giorni dalla presentazione della richiesta di Garanzia per l’inclusione lavorativa, i richiedenti dovranno presentare la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro – DID presso il Centro per l’Impiego.
Una condizione necessaria per far scattare le procedure successive, che portano al colloquio presso l’Ente.
Infatti, dopo un periodo di appena 90 giorni dovrebbe scattare il colloquio con gli operatori Cpl, per la prima stesura delle attitudini lavorative del candidato percettore non più dell’Rdc ma della Gil. I passi seguenti, portano alla sottoscrizione del Patto per il lavoro.
Anche in questo caso, la convocazione dovrebbe arrivare a mezzo SMS o posta elettronica. Con la presentazione obbligatoria nel giorno e ora stabilita nella comunicazione. L’assenza dovrebbe portare alla decadenza immediata, nonché automatica del beneficio.