Ultimi aggiornamenti dalla guerra: nuovo attacco delle forze russe nella regione di Mykolaiv, a sud dell’Ucraina, durante la notte. Lo ha confermato il governatore regionale Vitaly Kim, che ha parlato di almeno 15 feriti. Due di loro sarebbero gravi, mentre una persona è rimasta uccisa dal bombardamento.
Intorno all’1, ora locale, la regione è stata bersagliata con quattro missili S-300. Uno di questi ha centrato un edificio residenziale a più piani, mentre un altro ha colpito una residenza privata.
Si aggrava così il bilancio delle vittime dall’inizio della guerra. Il procuratore generale ucraino Andriy Kostin fa i conti sui civili rimasti uccisi durante il conflitto: si parla di oltre 10mila persone innocenti. L’informativa di Kostin è finita sul tavolo della commissione Giustizia, Libertà Civili e Interni del Parlamento Ue.
Ad oggi sono stati registrati oltre 80mila crimini di guerra commessi dalla Federazione Russa in Ucraina. Oltre 10mila civili sono stati uccisi, oltre 13mila feriti e oltre 98mila infrastrutture civili sono state danneggiate o distrutte.
Per quanto riguarda i prigionieri ucraini, un bilancio arriva proprio dal presidente Volodymyr Zelensky. 2.279 prigionieri ucraini salvati e riportati a casa dall’inizio dell’invasione. Questo il dato riportato dal leader ucraino in un discorso video ripreso da Kyiv Independent.
Guerra in Ucraina, nuovo attacco a Mykolaiv: molteplici bombardamenti sul fronte di Bakhmut
Ben 324 attacchi nelle ultime 24 ore, tramite artiglieria e lanciarazzi multipli. È il pesante bilancio di ciò che la resistenza di Bakhmut è costretta a subire in questi concitati momenti. L’assalto delle forze di Mosca è stato documentato dal portavoce del gruppo di forze dell’Ucraina orientale Serhiy Cherevatiy, intervenuto alla tv nazionale.
L’esercito russo prosegue dunque nel suo tentativo di prendere la città, allo scopo di conquistare tutto il Donbass.
I russi stanno distruggendo edifici a Bakhmut per impedire ai nostri soldati di usarli come fortificazioni.
Tajani sul colloquio Xi-Zelensky: “È un passo avanti ma ci vorrà parecchio lavoro”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani considera “un passo in avanti” il colloquio tra Volodymyr Zelensky e il suo omologo cinese Xi Jinping. Il vicepremier ne ha parlato durante la trasmissione Stasera Italia su Rete4.
Ci dobbiamo credere, ma non è ancora la soluzione del problema e ci vorrà ancora parecchio lavoro per dire che siamo a un passo dal cessate il fuoco.
Il titolare della Farnesina ha poi ribadito il concetto dell’importanza dell’Italia nella ricostruzione, già rimarcato ieri, mercoledì 26 aprile, all’incontro al Palazzo dei Congressi dell’Eur. Piccole e medie imprese possono fare la loro parte nell’offrire all’Ucraina “il nostro know how“. Il Paese invaso, oltretutto, è ricco di materie prime come il litio: un motivo in più affinché “l’Italia svolga un ruolo da protagonista”.
Isw: “Russia preoccupata da controffensiva ucraina”
Una certa “ansia pervasiva” nei confronti di una eventuale controffensiva ucraina. Questo l’umore che serpeggerebbe tra i funzionari russi, compresi i mercenari del gruppo Wagner. Lo sostiene l’istituto americano Isw, l’Institute for the Study of War.
Il think-tank statunitense cita il parere di un noto blogger militare russo: la controffensiva potrebbe essere pianificata durante le celebrazioni del 9 maggio in Russia. A preoccupare il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, c’è anche il miglioramento delle condizioni meteo: un alleato in più per l’eventuale contrattacco delle forze ucraine.