Yoon Suk Yeol, Presidente della Corea del Sud, è in America dove ha incontrato il suo omologo americano. Il bilaterale con Joe Biden è stato organizzato per due motivazioni tra le altre: intensificare gli sforzi di coesione in funzione anti Corea del Nord e cementificare le relazioni economiche e commerciali. Specialmente la prima motivazione s’è resa necessaria dopo che Kim Jong-un, leader del regime autocratico nordcoreano, ha intensificato i test missilistici e lo sviluppo dell’arsenale nucleare. Il Sud corre ai ripari e chiama gli USA che, a loro volta, rispondono.
Yoon Suk Yeol a Biden: alleanza con la Corea per la libertà
La visita ufficiale oggi ha visto la tappa più importante, quella alla Casa Bianca. Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, nel suo discorso, ha detto che: “L’alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti è un’alleanza globale per la libertà, la pace e la prosperità nel mondo. La Repubblica della Corea si muove verso il futuro”. Joe Biden ha accolto con gaudio la visita anche nella simbologia: il leader asiatico è stato accolto da Joe e Jill Biden dopo che un coro di bambini coreano-americani è arrivato dal New Jersey aveva intonato canti di benvenuto. Tornando al merito, Biden si è mostrato vicino alle sensibilità di Seul tanto da affermare che che un attacco nucleare della Corea del Nord porterebbe alla “fine” del regime in quanto gli Stati Uniti – ha assicurato il Presidente – risponderebbero immediatamente. Biden ha esplicitato questa linea nella conferenza stampa tenutasi in seno al bilaterale:
Un attacco nucleare nordcoreano contro gli Stati Uniti o i suoi alleati è inaccettabile e porterà alla fine di qualsiasi regime che perpetui tale azione.
Si tratta di uno dei messaggi più duri di Joe Biden al regime di Pyongyang. Resosi necessario per via del rapido sviluppo nucleare attuato, negli ultimi mesi, da Kim Jong-un.
Il supporto
A riprova dell’appoggio americano c’è la notizia – riportata dall’AGI – di un sottomarino missilistico nucleare statunitense che si recherà presto in Corea del Sud. Sarà la prima volta dagli anni ’80. Biden e Yoon hanno anche firmato oggi un accordo per rafforzare la loro cooperazione militare contro la Corea del Nord. Il patto prevede anche la creazione di un meccanismo di consultazione bilaterale che consentirà a Seul di partecipare attivamente ai piani statunitensi per rispondere a qualsiasi incidente nucleare nella regione, compreso un ipotetico attacco nordcoreano. Quello che non prevede l’accordo è un piano per il dispiegamento nucleare in favore di Seul: gli Stati Uniti, infatti, hanno ritirato le loro testate nucleari dalla penisola nel 1991 quando le due coree si impegnarono – con tanto di dichiarazione congiunta – a non produrre armi ucleari. L’accordo è stato più volte violato dalla Corea del Nord che non solo ha sviluppato arsenale nucleare ma lo ha addirittura schierato ripetutamente.