I media americani lo avevano previsto ed è successo: Joe Biden ha annunciato, ieri, la sua intenzione di ricandidarsi alle elezioni presidenziali americane. Il Presidente, dunque, correrà nel 2024 per un secondo mandato. Dovrà passare per le primarie del Partito Democratico ma non dovrebbero esserci preoccupazioni circa l’esito: le primarie sono – storicamente – una mera formalità per il presidente uscente. Tra l’altro proprio Biden, che evidentemente ha deciso di correre per il bis già da tempi non sospetti, ha spinto affinché il partito cambiasse il regolamento delle primarie perché queste iniziassero, come prima tappa, i South Carolina. In quel territorio, dove Biden gode di uno sconfinato consenso da parte della comunità afro, riuscì a sovvertire l’esito delle precedenti primarie, quelle in vista del 2020, nelle quali l’attuale Presidente partì in sordina. Con Bernie Sanders in testa rispetto agli altri runners. Iniziare lì, dunque, e fare subito bottino di voti, potrebbe mettergli in discesa la corsa. Se non, addirittura, sfavorire la corsa di eventuali competitors che comunque non sembrano ravvedersi. La stessa Kamala Harris, da molti vista come la futura Presidente già quando corse in ticket con Biden, non pare pronta. Tant’è che Biden, nel video con cui ieri ha annunciato la corsa per la rielezione, ha fatto capire che al suo fianco ci sarà ancora Kamala Harris. I due, quindi, continueranno a fare coppia.

Biden candidato nel 2024, la salute non è un problema

Uno dei dubbi principali che sono circolati nei mesi addietro erano relativi alle condizioni di salute di Joe Biden. Anzitutto per via della sua età: a 80 anni, infatti, è il Presidente più anziano nella storia degli Stati Uniti d’America. E se dovesse essere rieletto potrebbe, potenzialmente, chiudere il suo doppio mandato alla veneranda età di 85 anni. Davvero tanti, sulla carta, ma non tanti da intaccare la salute del presidente. L’ex Senatore del Delaware, infatti, si è sottoposto ad un checkup medico completo per constatare lo stato di buona salute. Quindi, l’idoneità a correre per un secondo mandato. Lo ha ribadito parlando con i giornalisti a margine dell’incontro con il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, tenutosi oggi. “Sto bene” ha riferito Biden che, poi, si è detto “entusiasta” all’idea di correre per la conferma. Poi ha subito messo nel mirino il futuro – e vecchio – sfidante: “Trump è un pericolo per la democrazia americana”.

Trump alla ribalta

Sì, Joe Biden dovrà vedersela ancora una volta con Donald Trump. Nel 2024 si prospetta un remake della sfida già vissuta – e già vinta da Biden – nel 2020. Il tycoon, infatti, è il favorito a correre in rappresentanza del Partito Repubblicano. Lo è nonostante la situazione legale che non gli sorride e lo è nonostante parte del partito sembri pronto a silurarlo per far spazio ad un altro leader. Magari il promettente Ron DeSantis. Ma quest’ultimo non ha mai sfidato apertamente Donald Trump che, invece, sta sfruttando questo tempo per blindare alcuni fedelissimi e quindi assicurarsi l’investitura alle primarie Gop. Non sembrano esserci i tempi tecnici per un avvicendamento al timone del partito e Trump, nonostante tutto, è il candidato numero uno a sfidare Joe Biden per la presidenza americana.

Harris c’è

Al fianco dell’anziano Joe Biden, come detto, ci sarà la giovane e dinamica Kamala Harris. Oggi, la presidente del Senato è stata accolta calorosamente al campus universitario di Washington dove una folla di studentesse e studenti cantavano “quattro anni in più”. Lì, Kamala Harris, ha fornito un saggio di quelli che potrebbero essere i temi che la vedranno impegnata in campagna elettorale. In primis quello dell’aborto, diritto quanto mai in pericolo dopo il ribaltamento della storica sentenza Roe v. Wade che stabiliva costituzionalmente il diritto all’aborto dal 1973. Una battaglia radicale e di sinistra mentre Biden, probabilmente, continuerà a parlare alla classe media con uno stile centrista.