Stipendi, non solo aumenti in busta paga da 200 a 435 euro, ma anche orario ridotto fino a 24 giorni all’anno con il rinnovo dei contratti nazionali del lavoro di vari settori. Le piattaforma dei sindacati stanno mettendo al centro del rinnovo la questione organizzativa e del tempo lavorativo, insieme agli aspetti più economici, propriamente dello stipendio e dei premi. Sommando le riduzioni dell’orario di lavoro si arriva a risparmiare, mediamente in un anno, fino a circa un mese rispetto al tempo che si passa al lavoro oggi.

Il settore che potrebbe beneficiare di più della riduzione è quello alimentare, i cui lavoratori andrebbero a risparmiare fino a 24 giorni all’anno di lavoro. Le variabili tempo e produttività risultano particolarmente attenzionate a questo giro di rinnovi contrattuali. L’Italia, infatti, risulta uno dei Paesi con il più elevato numero di ore lavorate per dipendente. Ma a ciò non corrisponde una pari elevata produttività. 

Aumenti stipendi riduzione orario lavoro per i dipendenti delle banche: ecco le novità in arrivo dal rinnovo del contratto

Piattaforme sindacali già da alcuni mesi concordi nelle trattative per i rinnovi dei contratti di vari settori produttivi nel mettere la questione degli aumenti di stipendio al centro, soprattutto per l’inflazione subita dai lavoratori a partire dallo scorso anno. Ma, accanto alle buste paghe, tra i punti principali di nuovi contratti c’è sempre più la conciliazione casa-lavoro, con la richiesta di riduzione delle ore in ufficio o nelle attività produttive e commerciali, a livello giornaliero o settimanale.

Per chi lavora in banca, i sindacati della piattaforma unitaria Uilca, Unisin, First, Fabi e Fisac hanno richiesto aumenti in busta paga di 435 euro mensili totali, con un incremento rispetto al cedolino attuale del 14,7 per cento. In più una riduzione di 10 ore di lavoro al mese (da 37,5 a 35 ore), pari a mezz’ora al giorno e a 16 giorni all’anno. Interessati ad aumenti e riduzione dell’orario di lavoro 270.000 impiegati del settore. 

Buste paga: ecco per chi aumenta lo stipendio e si riduce l’orario di lavoro nel 2023

Qualche giorno fa è arrivata anche la piattaforma unitaria di rinnovo del contratto dei lavoratori impiegati nel settore alimentare. Flai, Fai e Uila hanno chiesto aumenti degli stipendi di 330 euro al mese per i 450.000 lavoratori del settore, con un incremento rispetto all’attuale contratto del 13,5 per cento. Gli incrementi in busta paga si totalizzano per 230 euro sui minimi e per 70 euro come aumento dello Iar, l’incremento aggiuntivo della retribuzione. In più, i sindacati chiedono anche 30 euro per la mancata contrattazione di secondo livello. Sul piano dell’orario di lavoro, il settore beneficerebbe della maggiore riduzione: da 40 a 36 ore settimanali a parità di stipendio, che in un anno farebbero 24 giorni in meno di lavoro. 

Aumenti stipendi riduzione orario lavoro anche per chi lavora negli altri settori 

Aumenti degli stipendi più contenuti sono richiesti dai sindacati di chi produce pelli e ombrelli, in tutto 56mila lavoratori. I sindacati hanno chiesto un incremento retributivo di 220 euro al mese per il terzo livello al rinnovo del contratto scaduto il 31 marzo scorso. Per il triennio da aprile 2023 a marzo 2026 le sigle lamentano anche l’adeguamento al rialzo dell’indennità di turno, insieme alla revisione totale dell’inquadramento contrattuale con una proposta che possa riconoscere la professionalità dei lavoratori del settore e la valorizzazione del capitale umano.

Duecento euro sono stati richiesti per il rinnovo del contratto 2023-2025 dei lavoratori del settore delle occhialerie per il terzo livello. Ma, sulla piattaforma unitaria dei sindacati del settore, sono ampie le garanzie in tema di migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e di sicurezza sul lavoro (vari i casi di rivendicazione di violenza di genere nel settore), ma anche di formazione da svolgersi in azienda indirizzata a favorire la parità salariale di genere.