Accadde oggi 27 aprile 1945: chiude il giornale del Partito Nazista. Il Volkischer Beobachter che in tedesco significa “Osservatore popolare”, cessò le pubblicazioni proprio 78 anni fa. Il Terzo Reich di Adolf Hitler, infatti, in quei giorni era a un passo dal crollo definitivo, in quanto assediato dall’Armata Rossa di Stalin e dagli Alleati anglo-americani. Il Volkischer Beobachter uscì per la prima volta nel 1920. Inizialmente, la pubblicazione fu settimanale, ma a partire dall’8 febbraio 1923 divenne giornaliera (nella foto: Adolf Hitler leader del NSDAP e Julius Streicher editore di ‘Der Sturmer’, mentre osservano una marcia di aderenti nazionalisti nella “Giornata tedesca” di Norimberga, in Baviera nel 1923).
Accadde oggi 27 aprile 1945: chiude il giornale del Partito Nazista
Le origini di quello che gli esponenti del NSDAP (il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori) definirono il “giornale combattente del movimento Nazionalsocialista della Grande Germania”, risalgono al 1918 con il Munchner Beobachter (“Osservatore di Monaco”), che era stato acquistato dalla Società nazista Thule; nell’agosto del 1919 assunse la denominazione di Volkischer Beobachter.
Il Volkischer Beobachter diventa il giornale del Partito Nazista
Il Partito Nazista lo acquistò il 17 dicembre 1920 per volere di Dietrich Eckart, che ne divenne il primo editore. La somma necessaria per l’acquisto del bisettimanale, che era fallito, fu di 60.000 marchi. Soldi che arrivarono dai fondi segreti della Reichswehr, cui avrebbe attinto il maggiore generale Ritter von Epp, anch’egli membro del Partito Nazista. Ma si narra che l’acquisto avvenne soprattutto su insistenza di Ernst Rohm, capo delle camicie brune SA.
L’ascesa della tiratura del Volkischer Beobachter
La tiratura iniziale fu di 8.000 copie, salite a 25.000 nell’autunno del 1923 con un ulteriore incremento a seguito dell’occupazione della Ruhr. Nello stesso anno, Alfred Rosenberg divenne l’editore del giornale. Con la messa al bando del NSDAP dopo il fallito Putsch della Birreria di Monaco, il 9 novembre 1923, anche il Volkischer Beobachter cessò le pubblicazioni, che vennero riprese solo il 26 febbraio 1925 con la rifondazione del Partito Nazista. La sua diffusione capillare contribuì al successo del movimento nazista: 120.000 copie giornaliere del 1931, 1.700.000 nel 1944. Pochi giorni prima della resa della Germania nella Seconda guerra mondiale, il Volkischer Beobachter cessò le pubblicazioni; anche se, ufficialmente, l’ultimo numero uscì il 30 aprile 1945, ma non venne distribuito.
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