Guerra in Sudan, ultime notizie
Il ministro dell’Interno britannico Suella Braverman ha dichiarato oggi che il Regno Unito non ha pensato a soluzioni per offrire ospitalità ai rifugiati del Sudan:
Il nostro obiettivo, in questo momento, è quello di sostenere i cittadini britannici e i loro familiari
Tutto questo mentre, a fatica, le Forze Armate di Londra hanno evacuato 300 connazionali nelle ultime ore.
La Croce Rossa britannica, intanto, fotografa una situazione umanitaria sempre più drammatica causata dalla guerra in Sudan. Gli ospedali di Khartoum, la capitale, stanno rapidamente esaurendo” cibo, acqua e posti letto nel pronto soccorso.
Le strutture di accoglienza, che già costituivano un porto sicuro prima dello scoppio della guerra civile, tolgono così la possibilità di sopravvivenza a milioni di cittadini sudanesi. Niente più aiuti, nessun sussidio, le prospettive sono decisamente catastrofiche. Le Nazioni Unite stanno attuando un maxi piano di sostegno generalizzato, per far fronte a una domanda abnorme di richieste.
Guerra in Sudan, evade ex leader della rivolta in Darfur
Omar al-Bashir, l’ex presidente e dittatore del Sudan per oltre trent’anni, sarebbe in custodia cautelare in un ospedale militare. L’uomo, oggi 79enne e sostenitore delle truppe ribelli del RSF, è stato trasferito insieme ad altre 30 persone su raccomandazione del personale medico della prigione di Kober, prima dello scoppio dei combattimenti nel Paese. Intanto Ahmed Harun, figura di rilievo del regime deposto, sarebbe evaso dallo stesso carcere. Harun è stato il leader delle forze dissidenti che ha guidato la rivolta nel Darfur nei primi anni Duemila. Sul suo conto pende una taglia per crimini di guerra emessa dal Tribunale penale internazionale
La Casa Bianca intanto ha confermato il decesso di un secondo cittadino americano. John Kirby, storico portavoce, ha dichiarato che gli Usa cercheranno di trarre vantaggio dall’apparente tregua per continuare l’evacuazione dei connazionali presenti nel Paese