Paziente aggredisce due infermiere e un medico a Follonica, in provincia di Grosseto, gridando “Vi uccido tutti”. L’ennesimo episodio di violenza ai danni del personale sanitario si è verificato la scorsa notte nel punto di primo soccorso della cittadina. Il paziente, un giovane di 29 anni, avrebbe iniziato a inveire contro le tre donne in preda alla rabbia.
Paziente aggredisce infermiere e medico a Follonica: aperta indagine
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo si è presentato al presidio sanitario con il volto tumefatto. Quando i sanitari hanno comunicato a medicarlo, il ragazzo ha reagito con minacce e offese sessiste: le infermiere e la dottoressa di turno hanno così deciso di dare l’allarme al 112. I militari, una volta giunti sul posto, hanno deciso di trasferire il 29enne in ospedale a Grosseto, dove è arrivato in maniera autonoma. Sull’episodio è stata aperta un’indagine.
Una delle due infermiere, sotto shock a causa dell’aggressione, è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Grosseto. Dopo essere stata trattenuta in osservazione, è stata dimessa dopo qualche ora.
Le reazioni
La direttrice sanitaria dell’Asl Toscana sud ovest, Simoma Dei, si è detta ‘scossa e indignata’ per questo episodio, considerando che è avvenuto a pochi giorni di distanza dalla morte della psichiatra Barbara Capovani a Pisa, uccisa dal suo ex paziente Gianluca Paul Seung.
Siamo scossi e indignati per questo ennesimo e grave episodio di violenza contro il nostro personale e a nome anche di tutta la direzione voglio esprimere la vicinanza e solidarietà verso chi ha subìto questa violenza assurda. Occorre lavorare tutti insieme per evitare il ripetersi di fatti dolorosi e tragici come l’omicidio della dottoressa Capovani a Pisa.
Anche l’Ordine Infermieristico Grosseto è intervenuto sull’episodio. Il presidente Nicola Draoli ha espresso piena solidarietà alle colleghe e al medico aggredito.
Ci siamo messi immediatamente in contatto con le colleghe per accoglierle e sostenerle. Questa è una situazione che ormai, purtroppo, fa parte del quotidiano. Stiamo verificando se ci sono le condizioni per costituirci parte civile, perché questa ennesima aggressione dimostra che non si può pensare che siano episodi singoli di violenza ai danni di singoli malcapitati, ma si tratta di un’aggressione ai danni dell’intera professione e del SSN.
Draoli auspica poi che vengano previste, soprattutto in vista dell’estate, delle postazioni di sicurezza. Denunciando un numero di episodi di violenza, nel punto di primo soccorso a Follonica, che sta purtroppo diventando “importante”.
Per questo l’auspicio che facciamo è quello che sia istituito un servizio di vigilanza che permetta a professionisti e operatori sanitari di sentirsi al sicuro nello svolgimento dei loro compiti che sono a servizio delle persone”.