Enrico Borghi, eletto al Senato con il Partito Democratico, lascia il PD e aderisce ad Italia Viva. Lo ha annunciato lui stesso in un’intervista a Repubblica. Grave perdita per il Pd ed ingresso importante per la formazione politica di Matteo Renzi in quanto Borghi è, tra le altre cose, membro del Copasir. Il Senatore è tornato a commentare la sua decisione in una conferenza stampa, in corso in questo momento al Senato, con i vertici di Italia Viva. Le sue parole:
So quello che ho fatto io e mi assumo per tutto la responsabilità di una decisione individuale. Senza essersi confrontato con nessuno, neanche con i più cari amici che lascio nel Pd. arriva a seguito della registrazione di una grande preoccupazione che ho sentito in elettori e cittadini” che votavano Pd, per “questa trasformazione. un’operazione politica che rispetto e che credo la segretaria abbia il dovere di finalizzarla.
I motivi della scelta, quindi, sono tutti da rinvenire nel nuovo corso avviato dalla Segretaria dem Elly Schlein. Tant’è che Borghi individua l’esito delle primarie quale momento di trigger:
La notte del 25 febbraio il Pd ha fatto una mutazione genetica che va rispettata e che non corrisponde più all’originaria pulsione che portò tanti di noi a pensare che quel progetto potesse essere il partito del nuovo secolo
Renzi accoglie Borghi: “Sono felice”
Il Senatore e Leader di Italia Viva, Matteo Renzi, s’è detto entusiasta per l’arrivo di Enrico Borghi. L’ex Premier lo ha accolto con queste parole:
Sono molto contento di poter rincrociare il nostro cammino con un amico e collega come Enrico Borghi. Enrico non è mai stato un renziano, ecco perché è venuto su così bene ma noi abbiamo un trait d’union perché è stato il presidente dell’Unicem accompagnato dal segretario generale. il Terzo polo è più forte – ha aggiunto – Tutto quello che abbiamo in testa di fare sta nell’intervista di oggi di Enrico.
Renzi sembra interpretare – come si evince dalle sue parole – l’arrivo di Borghi quale sintomo della salubrità del Terzo Polo. Questo quando la federazione con Azione, in base a quanto avvenuto nei giorni scorsi, ha subito una rottura tale da impedire il proseguire del progetto di partito unico. Matteo Renzi dice:
Sono convinto che il Terzo polo abbia uno spazio, a prescindere da quello che penso io. Il Terzo Polo serve all’Italia. La politica è ideale e scelta. Ci vuole più coraggio a lasciare la casa in cui si sta che non rimanere mugugnando. Con questo gesto di Borghi il progetto è più credibile
L’eco Matteo Renzi lo fanno gli altri big di Italia Viva. Raffella Paita, Capogruppo al Senato del Terzo Polo, ha descritto il passaggio come: “Una buona notizia, per i valori che porta, ma anche perché è una testimonianza fattiva che il progetto va avanti e si rafforza”. Maria Elena Boschi si unisce al coro ed è sicura che l’avvicendamento di Borghi dal Pd ad Italia Viva il progetto del Terzo Polo possa ricevere nuovo slancio. Le sue parole:
Noi andiamo avanti nel nostro progetto di aggregare un’area riformista. L’arrivo di Enrico Borghi è senz’altro un fatto positivo e conferma che c’è lo spazio per questo progetto. Lo conosciamo da tanto tempo, abbiamo lavorato bene insieme. Continueremo su questa strada, così come abbiamo annunciato.
Le critiche
Nel Partito Democratico, seppure qualcuno se lo aspettava, la notizia è stata accolta con criticità. La Vicecapogruppo alla Camera, Anna Ascani, ha detto:
La decisione del senatore Enrico Borghi di dire addio al Pd è un errore, un errore grave. Le parole che ha utilizzato – ha detto a Radio Immagina – richiamano la caricatura del Pd che spesso viene riportata dalla destra e non ha nulla a che vedere con la realtà del partito Democratico che in queste settimane ha preso posizione su politica estera, ambiente, sviluppo, lavoro, Pnrr in modo serio e con spirito davvero unitario.