Corrado Zunino è l’inviato del quotidiano Repubblica rimasto ferito nella giornata del 26 aprile a Kherson nel corso di una sparatoria. Il ministro Tajani ha comunicato che sta bene.
Corrado Zunino: chi è il giornalista di Repubblica
Per fortuna sta bene il giornalista di Repubblica inviato a Kherson, Corrado Zunino. A comunicarlo è il ministro degli Esteri Antonio Tajani. In questo momento il giornalista di Repubblica è stato dimesso dall’ospedale di Odessa e sta rientrando verso Kiev, Zunino è stato vittima di un agguato nei dintorni di Kherson purtroppo con lui è rimasto vittima il suo collega ucraino di nome Bogdan Bitik ucciso durante la sparatoria. In questo momento il giornalista di Repubblica è in collegamento con la Farnesina che si sta prendendo cura di lui: è scioccato, ma fisicamente nonostante la ferita con il proiettile sta bene.
Corrado Zunino giornalista di @repubblica, rimasto ferito ad una spalla durante l'attacco di un drone a Kherson, sta bene ed è seguito dalla nostra Ambasciata a Kiev. Sono insieme al Ministro Kuleba che ha assicurato la piena collaborazione delle autorità ucraine.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) April 26, 2023
Le parole di Corrado Zunino
L’inviato di Repubblica ha scritto su Twitter di stare bene ed ha raccontato cosa è successo nel corso del suo viaggio da Kherson verso Odessa: “Sto bene, ho una ferita alla spalla destra, sfiorata dal proiettile che ha centrato il mio grande amico Bogdan” poi aggiunge “Credo sia morto, all’inizio del Ponte di Kherson. Un dolore infinito. Avevo il giubbotto con la scritta Press”.
In viaggio da Kherson verso Odessa. Sto bene, ho una ferita alla spalla destra, sfiorata dal proiettile che ha centrato il mio grande amico Bogdan. Credo sia morto, all'inizio del Ponte di Kherson. Un dolore infinito. Avevo il giubbotto con la scritta Press.
— Corrado Zunino (@corzunino) April 26, 2023
Gli auguri di La Russa e di Lupi
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha rivolto i suoi auguri di pronta guarigione al giornalista: “A lui e al direttore Maurizio Molinari giunga la vicinanza mia personale e del Senato”. Anche il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi ha voluto esprimere assieme a tutto il suo partito solidarietà e vicinanza all’inviato di Repubblica: “A lui, a Repubblica e a tutte le testate italiane ed internazionali, che con coraggio raccontano il dramma della guerra, vanno la nostra riconoscenza ed il nostro apprezzamento più profondo. Lo aspettiamo presto” ha detto. Presente tra gli auguri di buona guarigione anche Riccardo Maggi di +Europa: “Vicinanza alla famiglia del collaboratore di Zunino, Bogdan Bitik, rimasto ucciso dai cecchini russi. Questa è la guerra voluta da Putin, questo è il prezzo che stiamo pagando per questa folle invasione. Viva la stampa libera che tanto fa paura a Putin“.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto esprime la propria vicinanza a Corrado Zunino: “A lui gli auguri di pronta guarigione da parte della famiglia della Difesa. Dolore e sgomento invece per la morte del suo collaboratore, Bogdan Bitik, vittima con Zunino di un agguato di cecchini russi. Grazie inoltre a tutti i corrispondenti, italiani e stranieri, presenti sul campo che raccontano con coraggio le atrocità di questa guerra“. dice Crosetto dall’Uzbekistan. La solidarietà è arrivata anche da diversi altri esponenti politici e dal Cnog.
La carriera di Zunino
Il giornalista ha iniziato a scrivere con Il Corriere Mercantile nel 1983. Si è occupato di diversi temi di attualità a partire dalla Tangentopoli genovese negli anni ’90 per il quotidiano locale Il Lavoro. Dal 1992 è entrato in Repubblica dove ha firmato alcune inchieste. Ha seguito diversi eventi sportivi tra cui la MotoGp dal 1997 al 2010 e la Coppa d’Africa assieme all’Europeo del 2008. Nel periodo della pandemia si è anche occupato di diversi aspetti sociali che legavano il Covid alla scuola e del piano della protezione civile, con lo scoppio della guerra invece ha percorso diverse tappe del conflitto russo-ucraino dal 25 febbraio 2022. Sempre per quanto riguarda gli esteri è andato tra la Turchia e la Siria per raccontare i danni del terribile sisma dello scorso febbraio.