L’atletica italiana sta vivendo un periodo d’oro da qualche anno a questa parte, con le Olimpiadi di Tokyo che sono la ciliegina sulla torta di un percorso che sta comunque proseguendo a ritmo spedito e ora il prossimo grande appuntamento sono i Mondiali di Budapest e ovviamente le Olimpiadi di Parigi 2024.
Ma ancor prima la data segnata sul calendario è il 2 giugno, quando a Firenze si disputerà il Golden Gala di Firenze.
In conferenza stampa nel frattempo il presidente FIDAL Stefano Mei ha parlato della situazione attuale del movimento, che non si vuole fermare agli ottimi risultati ottenuti fino ad ora, ma cercare di superare ancor di più i propri limiti.
I ragazzi si stanno allenando bene stanno crescendo. Credo che anche nei settori in cui avevamo qualche difficoltà, penso al mezzofondo, stiamo crescendo piano piano. Il fatto di avere cinque medaglie olimpiche e il fatto di aver vinto gare a cui prima non facevi neppure il pensiero, ha creato veramente un clima di fiducia nei ragazzi, nella squadra tutta, un clima di fiducia, sono tutti consci di potercela fare, e questo serve. Ricordo che negli anni ’80 quando avevamo Mennea, Simeoni, Cova e si aveva voglia di emularli. Ti mette nella condizione di avere un riferimento immediato in casa e non è una cosa da poco
L’elogio di Mei a Jacobs e Tortu
Il numero uno della Fidal ha inoltre sottolineato l’importanza di avere atleti del calibro di Jacobs e Tortu disponibili per la staffetta.
Avere la loro (di Jacobs e Tortu ndr) disponibilità per la staffetta è una cosa importante, perché comunque sono tutti atleti, e dovrei dire tutti quanti i componenti della staffetta, che possono dire la loro anche nella gara individuale, quindi è normale che cerchino anche di tutelare quella parte. Però direi che c’è la possibilità di divertirci anche quest’anno con la staffetta