Ha scelto la via del silenzio, piuttosto che parlare e far ascoltare le sue ragioni. Gianluca Paul Seung è accusato di aver ucciso la psichiatra Barbara Capovani e, mercoledì 26 aprile, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia condotto dal pm e dal gip. Il giudice ha quindi disposto la custodia cautelare in carcere per l’indagato.
Sono stati proprio gli avvocati dell’indagato a raccontare che Seung ha scelto di non parlare nelle fasi preliminari del processo, dove a questo punto si svolgerà la battaglia legale tra il pm e i difensori. I legali Andrea Pieri e Gabriele Parrini, usciti dal carcere Don Bosco di Pisa, hanno raccontato che il loro assistito è ancora “molto scosso” da tutta la vicenda.
Intanto l’episodio avvenuto il 21 aprile scorso, ha scosso la comunità medica italiana, creando un ginepraio. I medici sono infatti tornati alla carica sulle criticità che ogni giorno affrontano medici e infermieri, costantemente stressati dal rischio di cadere vittima di aggressioni, sia fisiche che verbali.
Nuova aggressione a una infermiera di Cassino
Dopo il caso di Barbara Capovani, è stata aggredita una infermiera nell’ospedale di Cassino. La donna ha riportato diverse lesioni gravi, dopo essere stata attaccata da un paziente. Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, che comunque conosce bene il sistema sanitario regionale e italiano – provenendo dalla Croce Rossa Italiana – ha parlato di atto assurdo e di come manchi sicurezza nei posti di lavoro sei sanitari.
“L’ennesimo atto di assurda violenza ai danni di chi porta soccorso: a Cassino un’infermiera dell’ospedale è stata aggredita da un paziente, riportando gravi lesioni. Sono episodi di inaudita gravità che non possono lasciarci indifferenti. Garantire sicurezza al personale medico e paramedico del Lazio è una priorità assoluta. La Regione Lazio deve fare la sua parte e sta già lavorando in questa direzione”.
Ha detto il presidente Rocca.
Da tutta Italia la comunità medica si stringe intorno la famiglia della psichiatra e i suoi colleghi porteranno una fascetta nera in segno di lutto fino al Primo maggio.
“Vogliamo rivolgere un pensiero alla collega Barbara Capovani, la psichiatra aggredita mortalmente da un suo paziente a Pisa, alla sua famiglia e a tutti i medici e gli infermieri che hanno perso la vita allo stesso modo sul luogo di lavoro. Le aggressioni verbali o fisiche nei confronti del personale medico e infermieristico sono purtroppo all’ordine del giorno per questo è necessario mettere i professionisti nelle condizioni di lavorare in totale sicurezza, per evitare atti di violenza che possono portare a tragiche conseguenze”.
Ha sottolineato Musa Awad, consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma. Il 3 si terrà una fiaccolata a Pisa, alle ore 20.00 in Piazza Vittorio Emanuele II per ricordare Barbara. Mentre domenica 30 aprile, alle 16, invece si terrà il saluto pubblico nel palazzo della Sapienza dell’università di Pisa. La famiglia di Capovani ha invece informato tutti che le “esequie avverranno in forma strettamente privata”, ringraziando poi il rettore Riccardo Zucchi per il saluto organizzato nell’università di Pisa.
Donati gli organi di Barbara Capovani: il rene salva la vita di un bambino
Nonostante la prematura scomparsa, Barbara Capovani ha continuato ad aiutare gli altri. I suoi organi sono stati infatti donati e il rene della psichiatra ha anche salvato la vita a un bambino ricoverato all’ospedale Bambin Gesù di Roma, secondo quanto riporta il Quotidiano Nazionale. Da quanto si apprende, il piccolo da molto tempo attendeva un organi compatibile. Il fegato della Capovani ha invece salvato un paziente di Milano, mentre l‘altro rene, il cuore e i polmoni sono stati inviati a Siena.
Psichiatra Capovani morta, Seung detenuto nel centro clinico
Da sabato 22 aprile Gianluca Paul Seung è detenuto nel centro clinico del carcere pisano ed è sottoposto a cura farmacologica per l’omicidio di Capovani.