Giornate tristi, buie, nere quelle di Zlatan Ibrahimovic. L’ennesimo infortunio che lo ha colpito, senza neanche entrare in campo, nel corso del riscaldamento della sfida tra Milan e Lecce potrebbe essere più serio del previsto. Gli accertamenti strumentali con gli esami specifici non sono ancora stati effettuati, ma filtra tanto pessimismo rispetto alle condizioni dello svedese. Stava per rientrare e invece si è dovuto fermare di nuovo e stavolta chissà per quanto.

L’infortunio di Ibrahimovic, le ultime news

Ibra si sente bene, fisicamente e mentalmente si dice pronto a tornare in campo e giocarsela alla pari con compagni di squadra ed avversari. Eppure, alla soglia dei 42 anni, qualcosa sembra essersi rotto. Non la sua voglia di giocare a pallone, quella probabilmente non finirà mai. Ma arrivati a una certa età forse è direttamente il fisico a dirti basta. I muscoli non tengono più come prima, il recupero non può essere lo stesso. È un po’ quello che sta capitando, nel corso di questa stagione, all’attaccante del Milan.

“Ho paura di smettere”, avrebbe ammesso il campione nei mesi scorsi a chi gli sta più accanto. Ibrahimovic è un leader, in campo e fuori. Un giocatore capace di condizionare il rendimento della squadra e di intimorire gli avversari anche dalla panchina. Per troppo tempo però, in questa annata sfortunata, ha dovuto rinunciare a vedere il campo. E chissà che la sua stagione non debba terminare già in maniera anticipata. Quest’ultimo infortunio proprio non ci voleva. Il polpaccio è delicato, difficile pensare che possa recuperare e tornare in campo nel corso delle 7 giornate che mancano alla fine del campionato.

I controlli strumentali

Nessun bollettino medico, nessuna ufficialità da parte del club. Al momento Ibra non ha effettuato il controllo diagnostico per capire effettivamente l’entità dell’infortunio. L’attaccante, secondo quanto racconta il Corriere della Sera, psicologicamente è troppo giù e non se la sente ancora di avere il responso. La verità, rispetto a quanto filtra da parte del club, è che l’infortunio sia più serio del previsto.

In condizioni normali, per il recupero di un polpaccio, ci vuole di solito almeno un mese intero. Considerando che il 4 giugno è prevista l’ultima giornata di campionato, difficile ipotizzare che Zlatan possa tentare il recupero lampo per tornare a disposizione di Pioli.

Il futuro di Ibrahimovic

Dal suo ritorno in Italia, Ibra ha dato spettacolo in Serie A. Il suo apporto al Milan è stato fondamentale anche per il raggiungimento dello scudetto lo scorso anno. I dati però dicono che, con la maglia rossonera, è riuscito a scendere in campo soltanto nel 60% delle partite, saltando dunque il restante 40%. E dopo la stagione nera che sta per chiudersi il suo futuro ora sembra un rebus.

Il contratto di Ibrahimovic scadrà infatti il prossimo 30 giugno, e nonostante l’amore smisurato del club e dei tifosi nei suoi confronti, al momento il rinnovo non pare essere una priorità. Nessun colloquio né appuntamento in programma con Maldini e con la proprietà rossonera, per adesso tutto tace. Milano e il Milan restano per il campione svedese una certezza, ama la città e ama questa squadra dal profondo del cuore. Ma la sensazione è che prima dell’estate non si saprà di più sul suo futuro e questo ennesimo stop, arrivato nel corso del riscaldamento a bordocampo durante Milan-Lecce, potrebbe influire sulle idee del club. La priorità al momento è il rinnovo di Leao, e il passo successivo è obbligatoriamente quello di trovare un attaccante giovane e di prospettiva importante che possa garantire anni di livello al club.