Roma – Mancano poche ore all’inizio della conferenza sulla ricostruzione. Oggi, al Palazzo dei Congressi, è prevista la partecipazione di circa 600 aziende italiane e 150 ucraine. Ad aprire le danze ci sarà Antonio Tajani mentre la chiusura dei lavori è affidata a Giorgia Meloni e Denys Shmyhal (primo ministro di Kiyv). Intanto, Putin ha firmato un decreto che in sostanza introduce un blocco amministrativo sui beni delle persone provenienti da persone provenienti da Paesi ostili.

Conferenza sulla ricostruzione a Roma, parlerà anche Zelensky

Durante la conferenza di oggi verranno presi accordi nel settore dell’ambiente, dell’energia e del trasporto ferroviario. Il ministro degli esteri italiano ha affermato:

Sarà un modo per dimostrare solidarietà, non solo dal punto di vista militare.

Durante la conferenza parlerà anche il presidente ucraino Zelensky tramite un collegamento in video.

Il nuovo decreto di Putin

In risposta al blocco e al sequestro dei diritti sulle proprietà russe all’estero, il leader russo ha firmato un decreto che introduce la gestione esterna di beni di Paesi ostili in territorio russo. 

A subire il blocco amministrativo temporaneo ci saranno azioni di azionisti in due società: Fortum (oltre il 98 percento) e Unipro (oltre l’83 percento). 

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Lavoriamo per una nuova strategia economica”

In un post condiviso su Telegram il presidente ucraino ha fatto sapere che “stanno lavorando attivamente a una nuova strategia economica per l’Ucraina” e ha aggiunto:

Questo è l’anno in cui inizierà la nostra crescita economica.

Zelensky ha poi spiegato che il governo di Kiev sta “gradualmente ricostruendo le infrastrutture, ma è importante iniziare già ora a pensare alla ripresa economica del nostro Paese”. Infine ha affermato:

L’Ucraina sarà sicuramente un Paese forte, libero ed economicamente vincente.

Lavrov: “Nessuno ha bisogno della terza guerra mondiale”

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, parlando con i giornalisti all’Onu, ha dichiarato che “nessuno ha bisogno della terza guerra mondiale”. Poi ha lanciato una frecciatina:

Ma sembra che qualcuno sia pronto ad andare fino in fondo.