La Formula 1 continua a rinnovarsi e a Baku introduce per la prima volta la Sprint Shootout. La novità è naturalmente legata al format della Sprint Race che da questo weekend cambierà radicalmente diventando una sorta di evento a parte; il programma sportivo, infatti, da questo momento prevederà una seconda qualifica al sabato che decreterà la griglia della Sprint Race.
Diversamente, le qualifiche per la gara della domenica si terranno sempre al sabato, andando anche a cambiare le rispettive regole sulle varie penalità. Intanto, a comunicare ufficialmente l’introduzione della Sprint Shootout è stata una nota ufficiale della F1 in cui si leggeva:
A seguito di questo mandato, i comitati consultivi dello sport e le principali parti interessate hanno presentato una serie di raccomandazioni che mirano ad introdurre un formato Sprint che esista separatamente all’interno del weekend del Gran Premio e che non faccia sì che la Sprint determini la griglia di partenza dell’evento principale della domenica, offrendo così più ‘rischi’ attraverso una riduzione del tempo di prova. In questo modo si fornisce anche un maggiore incentivo ai piloti per gareggiare più duramente il sabato.
Formula 1, Domenicali racconta la Sprint Shootout
A specificare l’iter narrativo che ha portato il board della Formula 1 a introdurre il nuovo format per la Sprint è stato Stefano Domenicali. Il presidente di Formula One Group ha raccontato il percorso e i vari ragionamenti che hanno portato alla nascita della Shootout, evidenziando il ruolo dei tifosi all’interno dello spettacolo del Circus:
L’idea della ‘gara veloce’ del sabato è nata dall’esigenza di tenere sempre i tifosi al centro, per rendere il fine settimana meno prevedibile e tenere alta la tensione emotiva e sportiva, dal venerdì alla domenica. E per il venerdì abbiamo in mente di fare solo una prova libera e poi già la qualifica per la gara. Dopo il 2025? Vedo il limite dei 24 Gran premi. Mentre per le Sprint Race faremo le valutazioni a fine anno. Per ora restano 6 e cerchiamo di valorizzare questi momenti. Dobbiamo stabilizzare le cose che cambiano