Stato dell’Arte Rinascimento a Ferrara Vittorio Sgarbi. Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi intervenuto a Stato dell’Arte su Cusano Italia Tv racconta com’è nata l’idea di dedicare una mostra sugli autori della città emiliana. “Due anni fa mi proposero di fare una mostra su un autore ferrarese praticamente sconosciuto, se non agli studiosi: Lorenzo Costa. Così ho condiviso la curatela, e la ricerca delle opere proposte è stata fatta in tutto il mondo, la più ricca mai fatta in Italia. La stagione del Rinascimento è ampia anche sul piano spaziale e investe l’intera Italia: da Venezia a Torino, a Napoli alla Sicilia. Tutti conoscono Botticelli, Leonardo, Michelangelo, Giorgione, Tintoretto…che sono grandi Maestri. Tutta questa forza e presenza è in questo momento in Italia fortificata da mostre che si occupano tutte di Rinascimento, c’è la mostra di Carpaccio, non solo a Ferrara ma anche a Perugia, Cortona, Bologna o a Capodimonte. Una stagione così florida non c’è mai stata in Italia e nel mondo. Di queste la più preziosa per ricchezza di opere anche dai musei stranieri è quella di Ferrara”.

Il restauro di Palazzo dei Diamanti

Stato dell’Arte Rinascimento a Ferrara Vittorio Sgarbi. La mostra “Rinascimento a Ferrara” è ospitata nella splendida cornice del Palazzo dei Diamanti, oggetto di un recente restauro: “Chi arriva a Ferrara vede il Palazzo dei Diamanti restaurato, senza essere alterato. Insieme alla sua riapertura ho voluto commemorare il 90 esimo anniversario della grande ricerca di Roberto Longhi fatta in quelle sale davanti a quei quadri scegliendo due artisti che non erano mai stati presentati sul piano monografico e sono l’inizio della grande mostra sul Rinascimento a Ferrara, che continuerà per i prossimi tre anni. Questa è solo la prima“. Anche perché, sottolinea il Sottosegretario, il periodo storico e artistico in esame spazia per più di cento anni: “Il Rinascimento a Ferrara parte dal 1471 fino al 1598 quando la Chiesa occupa la città e il ducato estense si trasferisce a Modena. Quindi sono 127 anni di Rinascimento e Manierismo, con artisti ancora poco noti, ma che sono stati portati a conoscenza da Roberto Longhi. Di conseguenza stiamo commemorando una mostra di 90 anni fa, proponiamo due artisti importanti e meno visti di altri, proprio per questo è la mostra più sofisticata tra quelle dedicate al periodo. Rappresenta una situazione culturale dedicata agli anni che vanno dal 1460 in poi nella città”.

La metafisica a Ferrara, da Giorgio de Chirico a Piero della Francesca

Una mostra che offre molti spunti e stimoli, secondo il Sottosegretario, che dice: La pittura metafisica di Giorgio de Chirico ha in qualche modo un collegamento con il mito del Quattrocento a Ferrara, quando lui arriva nel 1916 – 1917 inventa quel tipo di pittura che tutti conosciamo che si ispira all’idea di spazio di Piero della Francesca e in particolare dei ferraresi. Se si guarda a posteriori l’idea della metafisica la si trova sia in Ercole de Roberti che in Francesco del Cossa, che sono metafisici per condizione una sorte di condizione genetica ferrarese, la prima città moderna d’Europa e uno spazio teatrale formidabile. Guardando la questione al rovescio, si vede come erano già metafisici de Roberti e i ferraresi, per espressività o drammaticità“. In definitiva Vittorio Sgarbi conclude: “Un pittore ferrarese del Quattrocento è più moderno di un pittore del nostro tempo“.