Undici migranti sono morti in un naufragio a largo della Libia. È stata la guardia costiera del paese africano a recuperare i corpi, fra cui anche quello di un bambino. Le autorità libiche sono state allertate nella mattinata del 25 aprile per la presenza di una decina di corpi che galleggiavano in mare, a pochi metri dalla costa della città di Garaboulli.

I migranti hanno perso la vita a causa della loro imbarcazione che è affondata, mentre erano diretti verso l’Europa. Secondo uno dei sopravvissuti sulla barca c’erano almeno 80 persone. Tra i migranti morti a largo della Libia c’erano egiziani, pakistani e bangladesi. Almeno quattro dei sopravvissuti, invece, hanno raggiunto a nuoto la spiaggia di Garaboulli. Un fotografo dell’Afp li ha visti giacere sulla spiaggia, mentre cercavano di recuperare le proprie forze con pane e acqua e latte offerto da chi era giunto a soccorrerli.

Proprio ieri la Geo Barents aveva soccorso una settantina di migranti a largo delle cose del Paese africano, fra cui 40 minori.