Stabilizzazione docenti precari scuola: saranno 36mila gli insegnanti della secondaria, pescati dalle graduatorie degli idonei dei concorsi ordinari, che entreranno stabilmente a far parte del sistema scolastico. Numeri importanti che avranno ricadute positive sulla qualità del percorso formativo degli studenti. Così potranno cominciare e concludere a studiare con lo stesso docente. Ne abbiamo parlato ad Open Day, su Radio Cusano Campus, con Mario Pittoni, responsabile dipartimento istruzione della Lega Nord. “Oltre alle 36mila stabilizzazioni, ce ne sono altre 19/20mila circa che riguardano il sostegno. Siamo molto indietro sul numero di insegnanti che servirebbero come organico di diritto. Si tratta di interventi sui quali mi sto impegnanto molto cercando di rimettere ordine alla materia – ha spiegato Mario Pittoni, già Presidente della Commissione Cultura in Senato – poi c’è il concorso PNRR, che si terrà a giugno, servirà per coprire i posti del successivo anno accademico 2024-2025. Mentre a settembre sono in arrivo 19mila assunzioni sul sostegno“.

Stabilizzazione docenti precari scuola, una buona notizia ma siamo soltanto all’inizio

La qualità del percorso scolastico dipende anche dalla stabilizzazione dei docenti, titolari di cattedra dal primo all’ultimo giorno di scuola e oggi non è così. Vediamo supplenti che arrivano anche solo a metà anno scolastico e poi vanno via. Conoscere le caratteristiche degli studenti permette ai docenti di poterli valorizzare. Ci vorrà tempo per riportare ordine sulla materia – ha aggiunto Pittoni – oggi un insegnante su quattro è un supplente e si rischia di arrivare ad un insegnante su tre, ma è un’operazione che non si può portare a termine in poco tempo, serve la collaborazione dell’Europa. Le grosse difficoltà che abbiamo in questo momento si rifanno al fatto che le regole attuali sono state decise dal governo precedente. Prima di andare a casa qualcun altro ha firmato gli accordi con Bruxelles legai ai fondi del PNRR, al momento siamo condizionati da questi accordi e per come sono impostati difficilmente porteranno risultati a breve“.

L’importanza di un contatto diretto con Bruxelles

In questa fase, “è importante stabilire un contatto diretto con Bruxelles, trovare l’intesa e apportare le necessarie correzioni senza mettere a rischio i finanziamenti del PNRR – si è congedato Mario Pittoni, già Presidente della Commissione Cultura in Senato che già guarda alle operazioni successive – la stabilizzazione dei 36mila non è la soluzione a tutto!”