Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha commentato la lettera della Meloni, ritenendola condivisibile in più punti, soprattutto nel rinnego al fascismo. Per l’ex premier, però, non è accettabile usare un giorno come il 25 Aprile per portare avanti l’escalation militare del conflitto russo-ucraino.
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Conte (M5S): “Lettera della Meloni non deve portare avanti l’escalation militare russo-ucraina”
Da Via Tasso il presidente del Movimento 5 Stelle ha commentato la lettera scritta da Giorgia Meloni, parlandone con grande entusiasmo per il passo avanti fatto nella celebrazione del 25 Aprile. Ovviamente, però, ci sono stati anche dei punti che non sono piaciuti all’ex premier, come la parte finale dove viene portata avanti l’escalation sul conflitto russo-ucraino.
“Finalmente iniziano ad esserci le premesse affinché questa festa possa essere di tutti. Oggi la Meloni ha dichiarato che vuole che sia una festa condivisa e ha rinnegato le nostalgie con il fascismo, rivendicato che non ci sia riconoscimento di una legittimazione democratica di una forza politica rispetto alle altre e su tutto questo sono pienamente d’accordo. Quello che non condivido del suo appello è la parte finale, quando ne approfitta per continuare questa escalation militare del conflitto russo-ucraino, che non mi sembra sia il tema. Come ha detto Papa Francesco, qui il coraggio ce l’ha chi vuole costruire faticosamente un percorso di pace e non chi si limita ad inviare attrezzature militari che alimentano la guerra”.
Uno sforzo, quello di spingere il 25 Aprile ad essere una festa comune a tutti quanti, che deve essere apprezzato, ma che allo stesso tempo non può essere un mezzo di propaganda.
“La lettera della Meloni ha molti punti assolutamente condivisibili. Credo ci sia uno sforzo, del quale dobbiamo prendere atto, di una onestà intellettuale di fare dei passi avanti, ma il 25 Aprile non può essere un mezzo per portare avanti la propaganda sulla guerra”.