Assegno unico anziani: il disegno di legge (c.d. DDL Anziani), approvato dal Parlamento nella giornata del 21 marzo 2023, è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 76 del 30 marzo 2023 e prevede delle misure a sostegno delle persone anziane non autosufficienti.

Tra questi interventi è presente, per l’appunto, anche un assegno universale per gli anziani non autosufficienti, ovvero un incentivo che andrà ad inglobare tutte le altre misure che sono previste finora per tali soggetti e che andrà a ricalcare le caratteristiche che sono già previste per l’assegno unico e universale per i figli a carico.

Per quanto riguarda l’erogazione della misura, però, ancora sono necessari i decreti attuativi, i quali dovranno essere pubblicati entro il mese di gennaio del prossimo anno.

Assegno unico anziani: ecco di che cosa si tratta

La legge n. 33 del 23 marzo 2023, successivamente pubblicata all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 76 del 30 marzo 2023, delega al governo l’attuazione di nuove disposizioni in favore delle persone anziane, tra cui rientra anche l’assegno unico anziani.

Tale misura, in particolare, ricalcherà grosso modo le disposizioni che sono state previste per l’assegno unico e universale per i figli a carico, ma, per poter conoscere nel dettaglio quale sarà il suo funzionamento e tutto ciò che la riguarda, bisognerà attendere la pubblicazione del decreto attuativo, il quale dovrebbe essere pubblicato entro il 31 gennaio 2024.

Il contenuto delle disposizioni riguardanti l’assegno unico anziani andrà a racchiudere le misure che sono già previste per le persone anziane, oltre ad attuare una semplificazione delle stesse, in base a quanto è stabilito all’interno del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

In particolare, mediante la pubblicazione del comunicato stampa del 19 gennaio 2023 da parte del Governo, il Consiglio dei Ministri ha approvato il c.d. “Patto per la Terza età”, all’interno del quale sono racchiuse le seguenti misure:

  • l’assegno unico anziani;
  • il potenziamento dell’assistenza domiciliare;
  • gli incentivi per nuove forme di co-housing;
  • i servizi e gli ausili per le persone anziane che si trovano in una situazione di maggiore fragilità;
  • gli interventi a favore dei caregiver.

A tal proposito, ecco quali sono state le dichiarazioni che sono state rilasciate lo scorso gennaio dalla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni:

“Col disegno di legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri il Governo sigla un “Patto per la Terza età” e pone le basi della riforma complessiva delle politiche in favore degli anziani e contro la loro marginalizzazione. Sono tanti gli interventi che verranno messi in cantiere dal punto di vista sanitario, sociale, assistenziale e relazionale, con l’obiettivo di prendersi cura degli anziani a 360 gradi e rispondere a tutti i loro bisogni ed esigenze.

Con questo provvedimento il Governo prevede il potenziamento dell’assistenza domiciliare con progetti individualizzati e scongiurare così il ‘parcheggio’ degli anziani nelle strutture sanitarie; affianca, agli strumenti economici già previsti per la non autosufficienza, un pacchetto di interventi di prestazioni socio-sanitarie; incentiva nuove forme di co-housing; prevede più servizi e ausili per le situazioni di maggiore fragilità; presta particolare attenzione ai caregiver e viene finalmente data maggiore diffusione alle cure palliative. Gli anziani non sono solo parte delle nostre famiglie, ma rappresentano il cuore stesso della società e un patrimonio di valori, tradizioni e conoscenze prezioso per la Nazione. Avere cura degli anziani significa avere cura di tutti noi”.

Quando arriva?

La legge in vigore riguardante l’assegno unico anziani prevede che le risorse necessarie saranno prese da un apposito fondo, denominato “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti”.

L’istituzione del fondo, così come anche tutte le regole e l’attuazione in sé della misura, sono previsti per il termine del mese di gennaio del 2024.