Dalla cerimonia all’altare della patria alle manifestazioni promosse dai partiti politici, il 25 aprile 2023 è teatro di una serie di celebrazioni che intendono rimarcare, al di là delle polemiche degli ultimi giorni, il valore della Festa della Liberazione.
25 aprile 2023, le celebrazioni partite dalla cerimonia all’Altare della patria con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Una Festa della Liberazione nel segno delle polemiche mai come quest’anno. Vedremo che ruolo avranno le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affidate a una lettera al quotidiano Corriere della Sera, per provare a distendere un clima intorbidito da divisioni purtroppo ancora attuali.
Di sicuro, come sempre, l’Italia migliore si è radunata come ogni anno attorno al simbolo rappresentato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che questa mattina ha posto la tradizionale corona d’alloro ai piedi dell’Altare della patria e del monumento al Milite Ignoto, in omaggio ai caduti che hanno dato la vita per la Liberazione dal nazifascismo.
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Italia Viva a via Rasella per ricordare il partigiano Mario Fiorentini
Una delegazione di Italia Viva composta da Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti, Silvia Fregolent, Luciano Nobili, ha deciso di ritrovarsi a via Rasella per le celebrazioni di questo 25 aprile 2023. Il luogo fu teatro di un’azione portata a termine il 23 marzo 1944 dai Gruppi di Azione Patriottica (GAP), unità partigiane del Partito Comunista Italiano, contro un reparto delle forze d’occupazione tedesche.
Anche questa vicenda, purtroppo, è finita al centro di polemiche scatenate dalle parole del presidente del Senato La Russa, che ha affermato come l’agguato avesse colpito, secondo lui, una “banda musicale di semi-pensionati” e non dei soldati nazisti.
Alle sue parole risponde Suriel Capodacqua, nipote di Mario Fiorentini, partigiano cui è dedicata la celebrazione. Per Capodacqua, “pacificazione non vuol dire parificazione”.
“Pacificazione non equivale a parificazione. Parlare di anticomunismo russo quando noi siamo in Italia e abbiamo avuto il fascismo italiano, ispiratore del nazismo, è operazione di ‘benaltrismo’ di destra“.
Raggiunto dai nostri microfoni, Capodacqua aggiunge che avrebbe preferito vedere la seconda carica dello Stato alle Fosse Ardeatine, e non in Polonia, nella giornata di oggi.
“Sono contento che La Russa abbia chiesto scusa per aver detto una cosa sbagliata, ma questa posizione andava ribadita prima, perché le mistificazioni su via Rasella sono sempre state tantissime. E avrei preferito che il presidente La Russa, anziché andare in Polonia, fosse andato alle Fosse Ardeatine”.
L’insegnamento del 25 aprile è più che mai attuale, per Capodacqua, in un momento in cui è in corso un’altra battaglia, quella in Ucraina, per la democrazia e la libertà.
“Mia nonna diceva sempre “la guerra è morte”. È vero, e ci costringe a diventare disumani. Stiamo affrontando delle guerre e il momento è critico perché la nostra identità democratica si scontra con il dover andare d’accordo con autarchie che esistono nel mondo e che potrebbero portarci a una nuova guerra. L’insegnamento del 25 aprile è questo: comprendere che bisogna lavorare per la pace e perché la democrazia arrivi anche in quei paesi che in questo momento non ce l’hanno“.
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Maria Elena Boschi, dal canto suo, preferisce evitare polemiche ma ribadisce la necessità di ristabilire la “verità della Storia” per poter avere una memoria davvero condivisa. Lancia, poi, una ‘stoccata’ al governo, dicendogli di occuparsi meno di “fare polemiche sul passato” e di preoccuparsi, invece, del futuro degli italiani. Infine, una chiusura definitiva sul progetto del Terzo Polo, tramontato, secondo la Boschi, “perché Calenda ci ha messo una pietra tombale sopra”.
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Le celebrazioni per il 25 aprile 2023, Giuseppe Conte a Via Tasso
Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha voluto rendere omaggio a Via Tasso, luogo della memoria e della testimonianza della furia nazista. In questo luogo era presente il comando delle SS, dove vennero torturate e uccise migliaia di persone, tra cittadini comuni e partigiani.
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A via Tasso erano presenti anche dei bambini che, in mezzo alla strada, hanno cantato in coro l’inno dei partigiani durante la Resistenza, “Bella Ciao”.
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Festa della resistenza alla Garbatella
Tantissime le persone giunte da tutta Roma per la festa della resistenza di oggi, 25 aprile, nel quartiere Garbatella. Il lungo corteo è partito da Largo Bompiani per arrivare a Piramide. Nel corso della manifestazione è intervenuto anche Tommaso Martelli, rappresentante di Unione degli Studenti.
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Verso metà corteo c’è stato l’intervento anche di Rete degli Studenti Medi, a parlare dalla testa del corteo c’era l’attivista Giulia che ha discusso dell’attualità e dell’importanza dell’antifascismo.
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Verso le 12 è arrivato nella manifestazione anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che è intervenuto poco dopo dal palco allestito sotto la Piramide Cestia.
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Presenti anche il partigiano Onorato Malagauti e il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini che è intervenuto dal palco per parlare del 25 aprile.
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Inoltre Maurizio Landini ha parlato anche dell’assalto alla Cgil di due anni fa e dell’importanza di cercare di sciogliere i movimenti neofascisti ancora presenti nella scena nazionale e che riescono a introdursi nelle amministrazioni
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Ultima considerazione importante è sulla costituzione. La carta costituzionale italiana è stata scritta, come ribadisce il segretario della Cgil, da diverse forze politiche che avevano in comune una sola cosa: l’antifascismo.
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